L’ex Cinquestelle Mussini esclusa dalle riunioni. Grasso: dobbiamo mantenere Pubblicata l’Ordinanza sugli esami. La prima prova il 17 giugno. Dal 5 giugno online e accessibili a tutti le commissioni d’esame
di Antonella De Gregorio e Giuseppe Tesorio, Il Corriere della Sera 29.5.2015
17 giugno ore 8.30: il ministro Giannini ha dato appuntamento ai «saranno maturi 2015» firmando l’annuale Ordinanza che spiega tempi e modi dello svolgimento degli esami di Stato. Che si svolgeranno in tre giornate comuni a tutti: il 17 giugno la prima prova scritta, Italiano; il 18 la seconda – che verte su una «materia caratterizzante l’indirizzo» – e il 22 giugno la terza, diversa per ciascuna scuola e formulata dalla singola commissione, in coerenza con quanto già provato nel corso dell’anno e comunicato nel documento finale della classe. Per tutte e tre le giornate, la durata massima della prova sarà di sei ore, tranne che per alcuni indirizzi come il Liceo musicale, coreutico, artistico, dove la prova si svolge in due o più giorni. Le materie saranno, tra le altre, Latino al classico, Matematica allo scientifico, Lingua 1 (cioè la Lingua straniera con un monte ore maggiore) al Linguistico. Gli orali potranno iniziare da mercoledì 24 o giovedì 25 giugno e proseguiranno, al ritmo di cinque candidati al giorno, fino alla prima decade di luglio (si sorteggia la lettera del primo studente e della prima classe, delle due abbinate alla commissione).
Le novità della seconda prova
La macchina si mette in moto, dunque. L’esame avrebbe dovuto essere diverso, perché diverso è stato il corso di studi seguito dai ragazzi che hanno tenuto a battesimo la Riforma di Mariastella Gelmini, quando, cinque anni fa, si sono iscritti in prima superiore. Invece, l’edizione 2015 non è stata uniformata al nuovo programma didattico seguito. E quindi questa maturità sarà (un po’) uguale alle precedenti edizioni, pur con qualche cambiamento. E non di poco conto. Una novità riguarda la seconda prova scritta, dove approdano materie come danza, musica, design, legate ai nuovi indirizzi: il liceo coreutico-musicale e l’artistico «riveduto e corretto». Mentre gli studenti del liceo Scientifico – dopo le simulazioni nazionali della seconda prova di matematica che si sono svolte il 25 febbraio e il 22 aprile di quest’anno – saranno testati su problemi un po’ diversi dal solito, che dimostrino anche le loro capacità di problem solving.
Scuola-lavoro
L’altra novità riguarda la possibilità di far valere «abilità e conoscenze, anche delle eventuali esperienze condotte in alternanza scuola lavoro, stage e tirocinio, e della disciplina non linguistica insegnata tramite la metodologia Clil». Quest’anno è infatti partita la sperimentazione dell’apprendistato per gli studenti del quarto e quinto anno delle scuole superiori. I periodi di «on the job» dovevano essere oggetto di valutazione e certificazione (crediti ai fini dell’ammissione all’esame). Inoltre, per la predisposizione della terza prova scritta, la commissione doveva tener conto del percorso sperimentale seguito dagli allievi. Anche il colloquio orale – che inizierà come di consueto con un argomento a scelta del candidato – potrà partire da eventuali esperienze condotte in alternanza o in tirocinio.
Clil
Per quanto riguarda il Clil (Content and Language Integrated Learning), metodo d’insegnamento che prevede lo studio di alcune discipline in lingua straniera, è stato sperimentato in tutte le scuole, con modalità diversissime, contenuti altrettanto diversi (chi ha fatto un capitolo di fisica in inglese, chi solo una parte ancora più ristretta) e risultati tutti da verificare. Tutta la documentazione del lavoro svolto doveva essere allegata al documento di Classe redatto dai professori e già consegnato agli studenti (15 maggio). Ma non tutte le scuole l’hanno fatto, perché l’Ordinanza che doveva prevedere tutto questo è uscita due settimane dopo. La materia oggetto di «Clil» potrà essere testata all’orale «qualora il relativo docente venga a far parte della Commissione di esame in qualità di membro interno»; altrimenti verrà inserita nella terza prova.
La tesina
Infine, la «tesina»: doveva sparire, ma resiste, seppure con qualche distinguo lessicale. Non si parla più di «esperienze di ricerca e di progetto, anche in forma multimediale» e di «lavori preparati, durante l’anno scolastico, anche con l’ausilio degli insegnanti della classe». Ma quest’anno le indicazioni dono queste: «Il colloquio ha inizio con un argomento disciplinare o pluridisciplinare, scelto dal candidato, anche riferito ad attività o esperienze attuate durante l’ultimo anno del corso di studi». Quindi entrano le esperienze di stage e di alternanza scuola lavoro, e si riduce l’effetto «multimediale», che ha comportato in questi ultimi anni una sorta di «copia-incolla» dal web.
Le commissioni
Tutto il resto, dalla «busta telematica» al credito scolastico, è rimasto invariato. A partire dal 3 giugno saranno pubblicate sul portale Sidi, accessibile agli Uffici scolastici regionali e alle scuole (con password), le commissioni d’Esame che saranno poi visibili a tutti sul sito del Miur a partire dal 5 giugno (http://www.istruzione.it/esame_di_stato/index.html). La prima riunione plenaria delle commissioni è fissata per il 15 giugno alle ore 8.30. Quest’anno – si legge nella circolare – «visto il debutto degli indirizzi della riforma all’esame, sono molto rilevanti le riunioni territoriali di coordinamento dei presidenti di commissione con gli Uffici scolastici regionali per fornire indicazioni e chiarimenti alle commissioni».