di Emanuela Micucci, ItaliaOggi, 13.11.2018
– Il test invalsi non sarà utile per valutare lo studente.
A giorni saranno pubblicati i quadri di riferimento per la redazione e lo svolgimento delle seconde prove dell’esame di stato. E prima di Natale il Miur pubblicherà anche le simulazione delle nuove seconde prove. Prende corpo la maturità targata Bussetti. Riflettori puntati sulla nuova seconda prova multidisciplinare che, spiega il ministro dell’istruzione, «è fatta per rendere più oggettivo possibile l’esame di Stato». Una novità introdotta dal decreto legislativo n. 62/2017 che prevede l’adozione con decreto del Miur dei quadri di riferimento per le prove scritte e la definizione delle griglie di valutazione per uniformare i criteri di valutazione delle commissione d’esame per l’attribuzione dei punteggi. «Per la seconda prova multidisciplinare è tutto pronto», assicura il ministro dell’istruzione Marco Bussetti, aggiungendo che «a breve parlerò di tutti i dettagli. Sto aspettando il parere di un organo collegiale».
I quadri di riferimento, infatti, forniranno tutte le indicazioni sulla sua struttura, sui suoi nuclei tematici fondamentali, cioè i nodi concettuali essenziali e irrinunciabili della disciplina, suoi obiettivi in riferimento a ciascuna disciplina che può essere oggetto della prova, cioè la descrizione di cosa il maturando dovrà dimostrare nello svolgimento della prova in relazione ai nuclei tematici fondamentali, e sulla valutazione. Saranno, quindi, uno strumento importante non solo per guidare la commissione di esperti che elaborerà i testi delle due prove scritte, ma anche per orientare l’attività di preparazione degli studenti e l’elaborazione delle simulazioni di prove da parte dei consigli di classe e dei singoli docenti.
Emanato il decreto, seguirà prima di Natale, la pubblicazione delle simulazioni delle seconde prove in modo da consentire alle scuole di avviare quanto prima le attività didattiche e agli studenti di conoscere per tempo le linee metodologiche e disciplinari, oltre ai criteri di valutazione che caratterizzano lo svolgimento del secondo scritto della maturità a giugno. Infine, a gennaio saranno comunicate le materie della seconda prova. Intanto, però, Bussetti ha annunciato un’altra novità dell’esame di Stato: la fine della tesina all’orale. «La tesina non ci sarà, quello della maturità sarà un colloquio che partirà da spunti diversi compresa anche l’alternanza scuola lavoro». Modalità, in realtà, già possibile a normativa vigente, il regolamento sulla maturità, infatti, prevede un elaborato di diverse tipologie, che nella pratica di quasi la totalità delle scuole si è tradotto nella tesina. «L’alternanza e i test Invalsi rimarranno, ma non saranno vincolanti ai fini dell’esame. In particolare, il test Invalsi non serve per valutare il singolo studente, ma solo per trarre e valutazioni in termini generali».
.
.
.
.