Clelia di Maio, Professionisti Scuola Network 12.2.2016
– Pubblichiamo la tabella che riassume le fasi della mobilità che si evidenziano in base all’ipotesi di contratto siglata nei giorni scorsi dai sindacati. Ricordiamo che ogni fase è distinta e sarà effettuata sui posti disponibili che residuano dalla fase precedente. Il diritto alla precedenza si matura solo al livello della stessa fase (ad es. legge 104/92, oppure amministratori locali, ecc…)
I docenti che hanno già sede di titolarità e che non partecipano a nessuna operazione di mobilità rimangono titolari nella propria sede. I docenti che verranno assegnati ad un ambito territoriale saranno poi individuati dai DS delle scuole del relativo ambito, secondo modalità ancora da definire. Secondo l’ipotesi di Contratto Collettivo Nazionale Mobilità 2016, le diverse fasi saranno così suddivise:
Ai docenti neoassunti, che non producono domanda di mobilità o che non vengono soddisfatti in alcuna delle preferenze espresse, sarà assegnata una sede d’ufficio. A tale proposito ricordiamo che:
- I docenti assunti in fase 0 e A nell’A.S 2015/2016 che non producono domanda di mobilità, vengono trasferiti d’ufficio con punti 0. Qualora, invece, non ottengano alcuna delle preferenze espresse nella domanda, sono assegnati su sede definitiva sui posti residuati, dopo i trasferimenti provinciali d’ufficio dei titolari sulla provincia, prima delle operazioni di mobilità professionale e mobilità territoriale interprovinciale (Art. 2, comma 2).
- I docenti assunti in fase B e C da GM nell’A.S 2015/2016 che non producono domanda di mobilità, vengono trasferiti d’ufficio in un ambito territoriale dalla provincia di assunzione. Qualora, invece, non ottengano alcuna delle preferenze espresse nella domanda, sono assegnati al primo ambito territoriale disponibile nella provincia di assunzione a partire dal primo ambito territoriale indicato (Art. 2, comma 3).
- I docenti assunti in fase B e C da GAE nell’A.S 2015/2016 che non producono domanda di mobilità, vengono trasferiti d’ufficio nel primo ambito disponibile secondo le tabelle di viciniorietà a partire dalla provincia di assunzione. Qualora, invece, non ottengano alcuna delle preferenze espresse nella domanda, sono assegnati al primo ambito territoriale disponibile a partire dal primo ambito territoriale indicato (Art. 2, comma 3).