Il Corriere della Sera 8.4.2016
– Definite le regole per gli spostamenti, sia sui gradi di istruzione che sui versanti territoriali. Per la mobilità straordinaria si partirà a maggio: oltre 200 mila gli insegnanti coinvolti, compresi quelli appena assunti
È stata firmata questa mattina al Miur la versione definitiva del contratto integrativo con il quale sono definite le regole della mobilità dei docenti e del personale scolastico per l’anno scolastico 2016/2017 sulla base della riforma della legge 107. Oltre alla mobilità professionale – ad esempio, un docente dell’infanzia che si sposta alla primaria o uno di sostegno che va su posto comune – quella che ha veramente attirato l’attenzione di docenti e sindacati in vista del prossimo anno scolastico è la mobilità territoriale – tra scuole, ambiti territoriali, comuni, province, anche di regioni diverse. Il prossimo anno quindi la mobilità sarà caratterizzata da due novità introdotte con la legge Buona Scuola: avverrà tra ambiti territoriali, mentre sino ad oggi avveniva solo tra scuole; e soprattutto contemplerà una fase straordinaria, su tutti i posti disponibili e aperta a tutto il personale già di ruolo, compreso quello assunto quest’anno a seguito del piano di assunzioni della Buona Scuola. Un’occasione anche per chi, essendosi dovuto trasferire giocoforza per accettare il contratto a tempo indeterminato, potrà provare a tornare «a casa».
La scadenza delle domande
Le operazioni avranno inizio da lunedì 11 aprile, con la presentazione delle domande del personale docente per i trasferimenti all’interno delle singole province. Seguiranno le operazioni relative al personale educativo, ATA e ai docenti di religione. Mentre a maggio sarà la volta della mobilità straordinaria. Gli assunti entro l’anno scolastico 2014/2015 potranno fare domanda di mobilità tra scuole, all’interno della provincia di titolarità, altrimenti tra ambiti. Nel primo degli ambiti richiesti sono assegnati direttamente alle scuole, altrimenti potranno ricevere la proposta di incarico dal dirigente scolastico di una scuola di uno degli altri ambiti richiesti.
Le fasi
Gli assunti nelle Fasi cosiddette Zero ed A del Piano di assunzioni della Buona Scuola avranno una sede definitiva nella provincia in cui hanno preso servizio. Ma possono fare domanda di mobilità territoriale, verso gli ambiti territoriali delle altre province, in subordine agli altri aspiranti. Gli assunti nelle fasi cosiddette B e C della Buona Scuola, provenienti dal concorso, ottengono un ambito tra quelli della provincia in cui sono stati assunti. Ma possono fare domanda di mobilità territoriale, verso gli ambiti territoriali delle altre province, in subordine agli altri aspiranti. Gli assunti nelle Fasi B e C della Buona Scuola provenienti da graduatorie ad esaurimento partecipano alla mobilità tra tutti gli ambiti a livello nazionale. «Una mobilità straordinaria quella che riguarderà 200 mila persone quest’anno – sottolinea Pino Turi, segretario generale della Uil Scuola, dopo il via libera definitivo del contratto che ha ottenuto tutte le autorizzazioni di legge. Con l’accordo abbiamo impedito che migliaia di docenti finissero indistintamente negli ambiti territoriali. Ora la sequenza contrattuale dovrà dare risposte anche a tutti coloro che, a causa delle previsioni della legge 107, si troveranno ad operare negli ambiti».