di Giovanna Onnis, Orizzonte Scuola, 8.2.2017
– Le preferenze territoriali esprimibili nella domanda di mobilità, sia trasferimento che passaggio, come stabilito nell’art.6 comma 1, potranno essere 15 in totale tra provinciali e interprovinciali, delle quali 5 potranno essere specifiche scuole e le restanti saranno ambiti e province
“Ciascun docente potrà esprimere con un’unica domanda fino a quindici preferenze di cui al massimo cinque scuole, sia di ambiti diversi che del proprio ambito, sia per la mobilità intraprovinciale che per quella interprovinciale, in tale ultimo caso sarà possibile esprimere anche codici sintetici delle province”
Riteniamo utile chiarire che il docente non è obbligato a inserire il numero massimo di preferenze consentite, ma, volendo, potrà esprimere anche una sola preferenza, su scuola oppure su ambito o su un’intera provincia.
Il docente avrà, quindi, la possibilità di esprimere sia preferenze analitiche, rappresentate dalle specifiche scuole e dai singoli ambiti territoriali, sia preferenze sintetiche su intere province.
Il docente soddisfatto su una delle preferenze analitiche inserite nella domanda, acquisirà titolarità su una delle scuole o su uno degli ambiti territoriali richiesti e in quest’ultimo caso sarà sottoposto alla chiamata diretta per il conferimento dell’incarico triennale in una delle scuole dell’ambito di titolarità.
Con la preferenza sintetica sulla provincia il docente chiede, indistintamente, tutti gli ambiti territoriali presenti nella provincia, senza esprimere nessun ordine di priorità tra di essi.
In questo modo, con preferenza sintetica, il docente dichiara di essere disponibile al movimento per uno qualsiasi degli ambiti presenti nella provincia richiesta.
Come si verifica, quindi, l’assegnazione dell’ambito di titolarità?
La risposta viene fornita dall’art.6 comma 5 dell’ipotesi di CCNI 2017/18 dove si chiarisce quanto segue:
“Secondo l’ordine della preferenze espresse, il docente soddisfatto in una preferenza di scuola acquisisce la titolarità su scuola, il docente soddisfatto nella preferenza su ambito acquisisce la titolarità su ambito, in caso di preferenza sintetica per provincia il docente che ottiene la mobilità è assegnato in titolarità su ambito territoriale secondo la catena di prossimità tra gli ambiti della stessa provincia. Qualora una domanda sia soddisfatta mediante la preferenza sintetica provincia, al docente viene assegnato il primo ambito disponibile, secondo l’ordine risultante dalla tabella di prossimità, salvo che il medesimo sia stato richiesto da altro aspirante, anche con punteggio inferiore,tuttavia mediante una indicazione puntuale. In tale ipotesi, poiché con la preferenza sintetica si richiedono indifferentemente tutti gli ambiti in essa compresi, il primo ambito con posto disponibile é assegnato al docente che l’ha richiesto con indicazione puntuale sia pure con punteggio inferiore ed al docente che ha espresso la preferenza sintetica viene assegnato il successivo ambito disponibile”
L’indicazione della preferenza sintetica, quindi, se da una parte consente al docente di chiedere con una sola preferenza tutti gli ambiti territoriali presenti nella provincia, dall’altra potrebbe essere penalizzante perché potrebbe determinare l’assegnazione di uno degli ambiti per lui più “scomodo”, mentre quello che sarebbe stato più gradito potrebbe essere assegnato ad altro docente che, pur avendo punteggio inferiore, ha chiesto l’ambito con preferenza analitica.
E’ consigliabile, quindi, per i docenti che inseriscono preferenze sintetiche e all’interno di una provincia risultano avere una scuola X o un ambito Y particolarmente graditi, inserire le preferenze nel seguente ordine:
1- preferenza analitica scuola X
2- preferenza analitica ambito Y
3- preferenza sintetica provincia, sede sia dell’ambito Y che della scuola X
Riteniamo utile chiarire che le preferenze analitiche, se fanno parte della preferenza sintetica, devono essere inserite prima altrimenti il sistema non lo consentirà in quanto risulterebbero già richieste con la preferenza sintetica.
Un’altra situazione che è utile chiarire riguarda il caso in cui all’interno della provincia richiesta con preferenza sintetica vi sia solo una cattedra disponibile per la mobilità, in una scuola dell’ambito X.
Se un docente esprime preferenza sintetica nell’intera provincia nella quale è ubicato l’ambito X con l’unica disponibilità di cattedra vacante nella provincia e un altro docente , con minor punteggio, esprime preferenza analitica sull’ambito X, a chi spetta il trasferimento in tale ambito?
In questo caso, considerando che l’ambito X rappresenta l’unica disponibilità per il trasferimento, dove risulta un’unica cattedra vacante, il trasferimento spetta al docente con maggior punteggio che ha chiesto con preferenza sintetica tutta la provincia.
La possibilità di soddisfare il docente con punteggio inferiore che ha chiesto analiticamente l’ambito X, sussiste solo se nella provincia vi sono più disponibilità, nello stesso ambito o in ambiti diversi, che consentono il trasferimento anche del docente con punteggio maggiore. Solo in questo caso, infatti, sarebbero soddisfatti ambedue i docenti, il docente con minor punteggio per la preferenza analitica espressa nella domanda e il docente con maggior punteggio per la preferenza sintetica su uno degli ambiti della provincia richiesta.
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