Si apre a breve contratto sulla mobilità 2024/25. Il MIM sarebbe intenzionato a far rispettare la Legge sui vincoli con le sole deroghe previste nel CCNL 2019/21 che è stato firmato questa mattina.
Anche se firmare un contratto prevedendo soltanto delle deroghe per la mobilità, a mio avviso, significa implicitamente accettare che la materia sia disciplinata per legge e che la legge prevalga sul contratto. Osserviamo invece che la materia della mobilità è contrattualizzata e disciplinata da un CCNI.
Quindi nessun trasferimento per gli immessi in ruolo 2023/24, a meno che godano delle deroghe contrattuali, solo l’assegnazione provvisoria provinciale, anche interprovinciale ma solo per chi gode delle deroghe contrattuali.
Per il resto tutto resterebbe invariato per quanto riguarda i vincoli per chi ottiene un trasferimento o un passaggio nel comune, nella provincia e tra province diverse.
I sindacati non ci stanno e cercheranno di “allargare” le deroghe e vorrebbero che per i neo immessi in ruolo i vincoli partissero solo dai vincitori dei concorsi del PNRR quindi una proroga per il 2023/24 che in questo caso verrebbero salvati come fu fatto per gli immessi in ruolo 2022/23. Ma per questo ci vuole un intervento legislativo.
Inoltre vorrebbero che i vincoli fossero limitati solo a coloro che chiedono e ottengono il trasferimento o il passaggio con preferenza analitica (scuola).
Comunque in questi giorni sapremo le varie posizioni in una trattativa che si avvia ad essere lunga e complessa, ci auguriamo che i sindacati uniti sappiano portare a casa dei risultati a fronte della netta chiusura che si preannuncia da parte del Ministero.
Ci vorrebbe un incontro politico con il ministro Valditara anche perché la politica dei vincoli non è di nessun giovamento per la continuità didattica e inibisce i docenti ad andare a insegnare al Nord, inoltre il fenomeno dei trasferimenti tra regioni dal Nord al Sud è del tutto residuale.
Mobilità e vincoli: la strada è tutta in salita ultima modifica: 2024-01-19T04:14:09+01:00 da