Lucio Ficara, La Tecnica della scuola 25.1.2016
– Come sta procedendo l’incontro sulla mobilità 2016/2017 tra sindacati e Amministrazione iniziato alle 18 di questo pomeriggio?
La riunione è ancora in corso in questi minuti e vengono segnalate aperture dell’Amministrazione che sta provando di ottenere il consenso sindacale di un accordo. E dalle ultimissime indicazioni, sembrerebbe questo l’intendimento.
Proviamo a fare il punto della situazione.
Gli ambiti territoriali vengono confermati ed entro febbraio saranno resi pubblici da tutti gli USR delle regioni italiane. Restano confermati gli accordi già raggiunti nei tavoli politici delle volte passate. Per cui le fasi della mobilità saranno quattro.
Nella prima fase ci saranno i docenti che potranno trasferirsi, all’interno dello stesso comune di titolarità, da una scuola ad un’altra scuola. In questa fase parteciperanno anche i docenti che eventualmente hanno perso il posto nella loro scuola di titolarità e si muovono a domanda condizionata o d’ufficio. Sempre nella prima fase ci sono anche i docenti che rientrano dopo essere stati fuori ruolo.
Poi c’è la seconda fase riferita ai docenti che chiedono trasferimento tra comuni diversi della stessa provincia, anche in questo caso la mobilità avviene su scuola e non mediante ambito territoriale. In coda a questa fase, ci sarebbero anche i docenti neoassunti della fase 0 e A del piano straordinario di assunzioni a cui deve essere assegnata una scuola definitiva.
La terza fase è quella più ostica in chiave trattativa, per la questione del trasferimento su ambito. Si tratta della mobilità interprovinciale che dovrebbe svolgersi sugli ambiti territoriali e in deroga al vincolo triennale di permanenza nella provincia come previsto dal comma 108 dell’art.1 della legge 107/2015. Questa fase è rivolta ai docenti assunti a tempo indeterminato entro l’anno scolastico 2014/2015, che partecipano, a domanda, alla mobilità per tutti gli ambiti territoriali desiderati.
Su questa parte è al momento in atto un’accesa trattativa. Infine c’è laquarta fase che riguarda i docenti neoassunti della fase B e C. Costoro sono, a quanto è dato sapere, condannati agli ambiti territoriali. In questa fase c’è la distinzione dei neoassunti da GAE e da GM. I primi dovranno affrontare una mobilità obbligata su tutti gli ambiti territoriali a livello nazionale, i secondi invece si muoveranno solo su scala regionale. Nel frattempo che la riunione si concluda, cercheremo di tenervi informati.
Mobilità, la trattativa continua: si va verso l’accordo con i sindacati ultima modifica: 2016-01-25T22:16:31+01:00 da