di Aldo Domenico Ficara, La Tecnica della scuola, 3.9.2018
Tutto questo ai sensi dell’art. 5 bis del DPR n. 235 del 21/11/2007 in vigore dal 2/1/2008.
A tal riguardo tra le altre cose (riportato come esempio) la scuola si impegna a favorire l’assunzione da parte degli alunni di comportamenti consapevoli e responsabili, improntati al rispetto di sé, degli altri, degli oggetti propri e altrui e della collettività.
Mentre i genitori si assumono l’impegno di rispondere direttamente dell’operato dei propri figli e, nel caso di danneggiamento alle strutture della scuola (libri, armadi, strumenti didattici ecc.) dovranno risarcire i danni arrecati.
Inoltre l’Istituzione Scolastica si impegna a favorire la collaborazione e il dialogo con le famiglie utilizzando regolarmente i seguenti strumenti: diario scolastico, cartelli affissi sulle porte, lettere circolari trasmesse tramite registro elettronico, comunicazioni straordinarie a mezzo lettere raccomandate.
Dalla loro parte i genitori si impegnano a mantenere una comunicazione costante con la Scuola, firmando regolarmente il diario scolastico, le verifiche e le lettere circolari trasmesse tramite registro elettronico; si impegnano inoltre a partecipare agli incontri periodici con i docenti, nel rispetto delle modalità previste.
Quindi la formalizzazione di un patto educativo di corresponsabilità tra genitori e scuola serve a:
- promuovere una comune azione educativa;
- creare un clima sereno che possa permettere un pieno sviluppo dei processi d’apprendimento e di socializzazione;
- far crescere rapporti di rispetto, fiducia, collaborazione e partecipazione;
- favorire lo sviluppo del senso di responsabilità e l’impegno personale nel rispetto dei ruoli e delle competenze di tutti e ciascuno.
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