Monta la rabbia tra i tanti pensionati della scuola, docenti e Ata, che hanno lasciato il servizio tra il 2016 e il 2021 e hanno scoperto di non avere mai ricevuto aumenti di stipendio, arretrati e ricalcolo della pensione: delle somme, anche importanti, che a seguito dell’approvazione dei nuovi contratti (2016/18 e 2019/21) dovevano essere loro corrisposte in modo proporzionale, considerando l’entrata in vigore dei contratti fino al pensionamento dell’insegnante o Ata. Nel primo caso, per coloro che hanno terminato di lavorare nel 2016 e 2017, essendo passati ben sei-sette anni, gli importi sono addirittura finiti nel dimenticatoio.