Più vicino aumento di 450 euro mensili per i presidi

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di Eugenio Bruno, Il Sole 24 Ore, 27.4.2019 

– La coincidenza temporale è quanto meno sospetta. Alla vigilia del voto per le europee, che potrebbero decidere i destini del governo gialloverde, arriva un doppio annuncio per il mondo della scuola, che ha un neanche troppo vago sapore pre-elettorale. Forse memore di quanto la maggioranza precedente di centrosinistra alle scorse politiche abbia pagato la disaffezione dei lavoratori del comparto istruzione, la ministra leghista della Pubblica amministrazione, Giulia Bongiorno, ha scelto annunciato ieri (venerdì, ndr), da un lato, il sì al rinnovo contrattuale dei dirigenti scolastici, e dall’altro, l’ok al concorso da 16.959 posti per le maestre di asilo ed elementari.

In entrambi i casi si tratta di decisioni maturate (e finanziate) da tempo che aspettavano solo una formalizzazione. Che, peraltro, nel caso dei presidi non può dirsi ancora arrivata. Al via libera di Palazzo Vidoni sull’intesa di rinnovo contrattuale (su cui si veda Il Sole 24 ore del 15 dicembre) per il triennio 2016-2018 dovrà seguire infatti un nuovo passaggio in Consiglio dei ministri e la registrazione della Corte dei conti. Ma la speranza dei dirigenti scolastici è che gli aumenti siano operativi prima dell’estate. Anche se ormai pare più probabile a partire da luglio anziché da giugno.

Sull’entità dell’incremento retributivo in arrivo occorre però una precisazione. Nel ricordare che il rinnovo interesserà «i 7.452 capi di Istituto e gli oltre 300 dirigenti degli enti di ricerca, delle università e delle accademie e dei conservatori» il comunicato della Funzione pubblica comunicato della Pa si parla di un aumento «medio pari a 160 euro al mese». In realtà, conteggiando anche l’adeguamento dell’indennità di posizione di parte fissa che viene portata allo stesso livello degli altri dirigenti pubblici, il guadagno a fine mese sarà di circa 450 euro netti. Soddisfatto per il via libera della ministra Bongiorno si dichiara il presidente dell’associazione nazionale presidi (Anp), Antonello Giannelli, che dà atto al ministero della Pubblica amministrazione di essere stato rapidissimo: otto giorni contro i cinque mesi impiegati dal Mef. Ma non giudica conclusa la partita. Guardando alla trattativa che andrà fatta sul triennio 2019-2021 aggiunge: «Rispetto alle altre dirigenze della Pa mancano ancora mille euro netti al mese».

Un atto quasi dovuto sembra anche il disco verde al concorso da 19.959 posti per i docenti di infanzia e primaria che era già stato autorizzato da via XX Settembre. Per avviare la selezione che ne porterà in cattedra – come ricorda Bongiorno – «10.624 per l’anno scolastico 2020/2021 e 6.335 per l’anno scolastico 2021/2022» si attende solo il bando di concorso. Che arriverà – promette il Miur – prima dell’estate. Terremoti politici permettendo.

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Più vicino aumento di 450 euro mensili per i presidi ultima modifica: 2019-05-27T06:20:48+02:00 da
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