Posti di sostegno nel concorso docenti. Sarà la volta buona?

tuttoscuola_logo14

Gilda Venezia

Nel precedente concorso docenti della prima fase del PNRR, oltre alle procedure che non si sono concluse in tempo per nominare 7.700 vincitori entro il 31 dicembre 2024, si è registrata anche una vera e propria debacle per la copertura dei posti di sostegno a concorso. Infatti, per il sostegno il bando prevedeva per la scuola dell’infanzia 1.037 posti, ma per il numero insufficiente di candidati in talune regioni, si sapeva fin dall’inizio sarebbero rimasti scoperti 583 posti; per la scuola primaria su 9.348 posti di sostegno a bando i posti non assegnati sono stati 7.990; nella secondaria di I grado i posti non assegnati sono stati 2.588 su 4.242, ma soltanto i 961 posti nella secondaria di II grado hanno trovato integrale copertura.

Complessivamente tra infanzia e primo ciclo erano stati previsti, dunque, a concorso 14.627 posti di sostegno, ma, a causa del numero insufficiente di candidati in diverse regioni, si sapeva fin dall’inizio che non sarebbero stati coperti 11.161 posti, pari ad oltre il 76%.

Un risultato inaspettato. Dovuto forse al numero insufficiente di candidati?

Niente affatto, perché il numero complessivo di candidati nei tre settori interessati era di 29.046, più del doppio dei posti di sostegno previsti dal bando.

Lo squilibrio ha avuto come causa la scelta di molti candidati che hanno preferito presentare domanda nella propria regione (nel Mezzogiorno) nonostante il ridottissimo numero di posti previsti in quei territori: per la scuola dell’infanzia 4.363 domande nel Mezzogiorno per soli 72 posti; per la primaria, sempre nel Mezzogiorno, 9.795 domande per 329 posti di sostegno e 8.992 domande per 231 posti nella scuola secondaria di I grado.

Una diversa opzione di molti candidati, disposti anche al sacrificio di rimanere lontani da casa per molto tempo, avrebbe comportato un posto sicuro, limitando, conseguentemente, quel vuoto di vincitor nel concorso.

Sarà interessante verificare ora, nel nuovo concorso, se quello squilibrio di domanda-offerta sarà servito da lezione, anche se la causa remota di tale squilibrio deriva dalla preponderante presenza dei corsi TFA di specializzazione per il sostegno organizzati dalle università del Centro-Sud continua a formare docenti in quei territori in quantità eccessiva rispetto al fabbisogno.

Per il futuro la specializzazione straordinaria attraverso INDIRE potrebbe portare ad un riequilibrio tra domanda e offerta anche nei concorsi.

 

.

.

.

.

.

.

.

.

 

Posti di sostegno nel concorso docenti. Sarà la volta buona? ultima modifica: 2025-01-07T14:57:34+01:00 da
WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com

GILDA VENEZIA - Associazione Professionale GILDA degli INSEGNANTI - Federazione Gilda Unams

webmaster: Fabio Barina



Sito realizzato da Venetian Navigator 2 srl