Precari sfruttati mai assunti, è l’ora dei maxi-risarcimenti. Intervista a Ruscica (Snadir-Gilda): finita l’era del supplente “usa e getta”

Gilda Venezia

Le ultime settimane hanno portato buone nuove per i tanti precari della scuola: a fornirle, però, non è stato il Governo, che nel decreto legge 36 li ha considerati solo con una corsia preferenziale per arrivare a svolgere il concorso pubblico mettendoli di fatto sullo stesso piano dei neo-laureati. Diverse aperture importanti e autorevoli sono arrivate dai palazzi di giustizia.

È di pochi giorni fa l’ordinanza della Corte di Giustizia europea che ha dato il via libera alla Carta dei docenti da 500 euro annui per l’aggiornamento professionale anche ai docenti precari: una posizione che segue, tra l’altro, quelle già favorevoli del Consiglio di Stato sui precari di religione cattolica.

È di inizio 2022 un’altra importante presa di posizione da parte della Corte di Giustizie europea: quella di difformità dello Stato italiano rispetto alla direttiva n. 70 del 1999 che combatte l’abuso dei contratti a termine nei Paesi membri. La questione della reiterazione ingiustificata di assunzioni e licenziamenti annuali su posti vacanti – posta dal Tribunale di Napoli, con ordinanza del febbraio 2019 – ora comincia a produrre i primi frutti attraverso dei maxi-risarcimenti sanciti dai giudici del lavoro italiani.

Su questi temi, La Tecnica della Scuola ha intervistato Orazio Ruscica, segretario nazionale Snadir e neo presidente nazionale della Federazione Gilda-Unams.

Professore Ruscica, la sentenza n. 2893 del 25 maggio del Tribunale di Napoli sembrerebbe volere adottare anche in Italia quel senso eurounitario di gestione dei supplenti storici: è così?

Considerando le indicazioni della Cassazione e della vigente normativa, il risarcimento del lavoratore deve consistere in una indennità onnicomprensiva nella misura compresa tra un minimo di 2,5 ed un massimo di 12 mensilità dell’ultima retribuzione globale di fatto. Ma è del tutto evidente che il risarcimento tra un minimo di 2,5 mensilità (per un periodo limitato di abuso di contratti a tempo determinato) e di 12 mensilità (per una azione continuata ultradecennale di abusiva reiterazione di contratti a termine) risulta non proporzionato.

 

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Precari sfruttati mai assunti, è l’ora dei maxi-risarcimenti. Intervista a Ruscica (Snadir-Gilda): finita l’era del supplente “usa e getta” ultima modifica: 2022-06-05T04:51:05+02:00 da
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