Il Sole 24 Ore, 5.2.2024.
Studente “problematico”, ma che non aveva mai avuto comportamenti da “bullo”.
Per lui l’accusa è di tentato omicidio. Proseguono le indagini
«Problematico»: taglia corto chi lo conosce all’Enaip, l’istituto professionale alle porte di Varese dove questa mattina, al primo giorno di rientro a scuola dopo alcuni mesi di stage, uno studente di 17 anni nell’atrio della scuola ha estratto un coltello a serramanico preso da casa e ha dato tre coltellate alla schiena a una delle sue insegnanti, Sara Campiglio, 57 anni. La donna ora è in ospedale dopo una delicata operazione, ma non è in pericolo di vita. Gli agenti della Squadra mobile e la Procura dei minori di Milano dovranno capire come quel ragazzo problematico, ma che non aveva mai avuto comportamenti da “bullo”, sia diventato un potenziale assassino: perchè, non ancora compiuto i 18 anni, è stato arrestato per tentato omicidio.
Le indagini
Gli investigatori stanno verificando se nei giorni scorsi tra l’insegnante e lo studente ci sia stata, come sembra, della tensione e per accertarlo sentiranno anche il personale e i compagni di classe. L’Enaip si affida a un comunicato: «La scuola è consapevole della gravità dell’accadimento e si è già attivata per dare ai ragazzi e ai docenti un supporto psicologico al fine di affrontare al meglio la situazione per quanto possibile». E vuole sottolineare che «il ragazzo è sempre stato seguito con competenza e professionalità dalla scuola e accompagnato per un miglioramento delle sue competenze psico-attitudinali». Non è bastato perchè, senza un motivo apparente, intorno alle 8, la sua violenza è esplosa. «È stato molto veloce, quasi non ci siamo resi conto di quanto è successo, non c’erano stati diverbi, è stato improvviso: è arrivato di corsa e l’ha colpita», racconta una collega dell’insegnante ferita. «Lo seguo anche io e non c’è mai stato il minimo problema in classe, nelle mie lezioni non ho mai notato che ci fossero problematiche particolari e, se aveva delle particolari certificazioni, non sono tenuta a saperlo». «Non c’è stata nessuna lite, nessun diverbio. Ha preso ed è andato», ricostruisce sicura la donna che ha soccorso la collega cercando di tamponarle il sangue che scorreva.
Il ragazzo bloccato non ha opposto resistenza
Il ragazzo è stato bloccato senza che opponesse resistenza e il tutto è successo quando gli altri studenti erano già in classe. All’uscita i ragazzi escono quasi in corteo per tenere distanti giornalisti e telecamere. Qualcuno è turbato, altri assumono un atteggiamento spavaldo. Scoppia qualche petardo e parte un coro di insulti verso i cronisti.
Il procuratore dei Minori
Per il procuratore dei Minori facente funzione di Milano, Luisa Russo, quello accaduto nell’androne dell’Enaip è un fatto «di estrema gravità che sarà valutato con la massima attenzione». L’accusa di tentato omicidio è supportata dal fatto che Sara Campiglio è stata colpita alla schiena ma, nonostante il fatto sia chiaro nella sua drammaticità, saranno necessarie indagini sui rapporti pregressi tra il ragazzo, che appartiene a una famiglia varesina non disagiata e ora comprensibilmente disperata, e la docente, oltre ad accertamenti sulle condizioni psichiche del ragazzo che non avrebbe mai avuto in passato comportamenti tali da interessare le forze dell’ordine. Non risulta nemmeno in carico ai Servizi Sociali del Comune. Il giovane, con i genitori, è stato sentito in questura dagli agenti della Mobile ed è destinato al carcere minorile Beccaria di Milano.
Il ministro Valditara
Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara assicura: «Dopo questa ennesima, gravissima, aggressione nei confronti di un insegnante ribadisco l’impegno mio e del governo: i docenti e tutto il personale scolastico non saranno lasciati soli, tuteleremo la loro dignità professionale e la loro incolumità. Lo Stato, oltre a garantire la tutela legale, dovrà costituirsi parte civile per il danno di immagine arrecato con questa aggressione, perché chi aggredisce un suo docente ha aggredito lo Stato stesso e ne deve rispondere. Nel caso di minori, dovranno essere i genitori a farsene carico, e deve essere approvato presto il ddl sul voto in condotta», auspica Valditara.
Professoressa accoltellata a scuola, arrestato un ragazzo di 17 anni ultima modifica: 2024-02-05T20:45:48+01:00 da