Lucio Ficara, La Tecnica della scuola 17.11.2016
– Tra i compiti funzionali all’insegnamento di un docente ci sono anche, ai sensi del comma 2 dell’art.29 del CCNL scuola, i rapporti individuali con le famiglie.
Bisogna sapere che, in tutte le scuole pubbliche del territorio nazionale, oltre gli incontri scuola-famiglia rientrati nell’obbligo contrattuale delle 40 ore delle attività di carattere collegiale (Collegi docenti, attività di programmazione, incontri scuola-famiglia), in cui si informano le famiglie sui risultati degli scrutini trimestrali, quadrimestrali e finali e sull’andamento delle attività educative nelle scuole materne e nelle istituzioni educative, esistono anche i rapporti individuali con le famiglie svolti in orario antimeridiano. Infatti nel comma 4 dell’art.29 del CCNL scuola è specificato che per assicurare un rapporto efficace con le famiglie e gli studenti, in relazione alle diverse modalità organizzative del servizio, il consiglio d’ istituto sulla base delle proposte del collegio dei docenti definisce le modalità e i criteri per lo svolgimento dei rapporti con le famiglie e gli studenti, assicurando la concreta accessibilità al servizio, pur compatibilmente con le esigenze di funzionamento dell’istituto e prevedendo idonei strumenti di comunicazione tra istituto e famiglie.
È utile chiarire che non esiste, come qualche Ds incautamente sostiene, un’ora aggiuntiva settimanale e obbligatoria da dedicare ai rapporti individuali con le famiglie.
Per quanto suddetto si può dire che gli incontri scuola-famiglia per l’informazione degli esiti parziali e finali sull’andamento scolastico degli studenti è da considerarsi un’attività collegiale che rientra nel conteggio delle su citate 40 ore. Invece gli incontri relativi ai rapporti individuali con le famiglie, stabiliti nel comma 2 dell’art.29 del CCNL scuola, sono regolati e definiti dal consiglio d’istituto, sentito il parere del collegio dei docenti, così come disposto dal comma 4 dell’art.29 del CCNL scuola.
Questi ultimi tipi di incontri sono un’attività obbligatoria che non rientra nel conteggio delle 40 ore del comma 3 dell’art.29 CCNL scuola. C’è anche da aggiungere che se un docente ha più scuole, dovrà offrire il servizio del rapporto individuale con le famiglie antimeridiano, in ciascuna delle scuole in cui presta servizio.
Tuttavia questo tipo di incontro scuola famiglia, riferibile alle attività individuali con le famiglie, resta regolato dalle disposizioni interne. Per questo motivo è opportuno che ad inizio di anno scolastico i docenti stiano attenti in collegio docenti, a proporre, in modo che il consiglio d’istituto li accolga, strumenti di incontro scuola famiglia che siano flessibili, specificando ad esempio che tali incontri vengano espletati su appuntamento, oppure vengano svolti una volta al mese, indicando l’ora di ricevimento come ora di disponibilità.
.
Quali sono le norme sui colloqui antimeridiani con le famiglie? ultima modifica: 2016-11-17T19:16:01+01:00 da