TuttoscuolaNews, n. 839 del 27.11.2017
– Il dibattito sulla responsabilità nella conduzione del sistema scolastico e delle sue singole scuole è antico. Se ne parlò anche in sede di Assemblea Costituente quando l’illustre latinista Concetto Marchesi, deputato del Pci, intervenne nel dibattito per sostenere, in polemica con i difensori del ruolo primario dei genitori nel processo educativo, che «Lo Stato è la grande famiglia che deve integrare le forze, a volte difettose, dell’istituto familiare».
Sullo sfondo di questo dibattito stava il contrasto di fondo sull’art. 33, comma 2, quello che sanciva il diritto di enti e privati (quindi, essenzialmente, delle famiglie) di istituire scuole, ma «senza oneri per lo Stato», e quindi senza l’automatico accesso ai relativi finanziamenti (il che non significava, come più volte sostenuto su Tuttoscuola, che tali finanziamenti non potessero essere autonomamente disposti con una legge approvata dal Parlamento).
Ma nell’ottica di Marchesi le risorse dello Stato dovevano essere prioritariamente destinate a dare attuazione, anche nell’ambito educativo, all’art. 3 comma 2, finalizzato alla realizzazione del principio di uguaglianza in senso sostanziale: «È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese». In questo quadro anche la scuola come istituzione aveva il compito di contribuire a rimuovere tali ostacoli, esercitando un ruolo attivo nell’aiutare i giovani di condizione economica e sociale disagiata (la grande maggioranza in quegli anni) a compensare le carenze di carattere culturale derivanti dalle loro famiglie di provenienza.
Un compito che la scuola non ha potuto assolvere fino in fondo, come mostrarono, dopo la grande e incompiuta riforma della scuola media del 1962, la frattura generazionale e culturale del 1968 e la Lettera a una professoressa di don Lorenzo Milani (1967), che contestavano proprio l’incapacità del sistema scolastico di «rimuovere gli ostacoli».
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Quando il problema è la famiglia ultima modifica: 2017-11-27T07:05:16+01:00 da