Riapertura delle scuole, la secca risposta di M. Galli (infettivologo)

dal blog di Gianfranco Scialpi, 26.4.2020

Molti vorrebbero la ripresa a maggio. Non sono d’accordo i tecnici e anche G. Conte.

Riapertura delle scuole. tutti dicono la loro. Molti! Troppi! M. Galli autorevole infettivologo dichiara senza se e senza ma la sua contrarietà. Le forti criticità di un ritorno in classe in  piccoli gruppi. La conferma di G. Conte.

Riapertura delle scuole, la secca risposta di M. Galli

Riapertura delle scuole è un tema che sta gradualmente calamitando l’attenzione dell’opinione pubblica. Fortemente legato alla ripresa delle attività produttive che vede il coinvolgimento diretto di molte mamme, non poteva rimanere confinato alla riflessione didattica. Questa sta gradualmente scomparendo, a beneficio della necessità di un  sostegno alla famiglia.
In questo periodo molti opinionisti, politici, economisti, psicologi danno il loro perentorio parere. Peccato però che sia poco supportato da elementi tecnico-sanitari. Personalmente ritengo importante la posizione dei veri esperti.
L’altro giorno alla trasmissione “Piazzapulita” condotta da C. Formigli era presente M. Galli un noto e autorevole infettivologo  . Il giornalista gli ha posto la seguente domanda (1:05:41)” E’ sbagliato riaprire le scuole dal punto di vista dello scienziato perché c’è troppo pericolo? Oppure perché il pericoloè troppo alto perché l’L’Italia non è in grado di riaprire le scuole con sufficiente sicurezza che magari altri paesi sono in grado di applicare
Il Prof. ha risposto” Ma senta, non facciamo ridere! Lei pensa che in Francia siano in grado di riaprire le scuole in condizioni diverse da quelle che c’erano quando le scuole le hanno chiuse? Ma certamente no! Non in questo breve periodo e perché non sono in condizioni loro e nessuno di modificare le condizioni strutturali in cui le scuole versano…

Andiamo a vedere le carte della Francia

Molti osservatori fanno riferimento al buon comportamento della Francia che ha deciso di riaprire la scuola dell’infanzia e della primaria l’11 maggio per non lasciare indietro nessuno.
Se però analizziamo a fondo la notizia scopriamo dei particolari che confermano quanto detto dal Prof. M. Galli. Si legge sul “Corriere della Sera” (25 aprile 2020): “Il ritorno a scuola diventa un rompicapo in Francia… si farà a scaglioni nell’arco di tre settimane, per classi dimezzate ( non più di 15 allievi) e a turno, tenendo conto dello stadio dell’epidemia nelle singole città, a giudizio dei sindaci e infine chiarisce l’Elisero su base volontaria, decideranno i genitori. Sui quali cade ora la responsabilità di valutare il rischio contagio per i figli e familiari
Quindi  non è un’apertura senza condizioni!

G. Conte ha posto fine alla possibilità della riapertura

Condivido quindi la condotta del governo italiano che nei giorni scorsi, attraverso alcuni suoi rappresentanti  aveva ipotizzato la non apertura a maggio. Troppo rischio in rapporto al breve tempo di riapertura che non può comunque garantire la frequenza giornalieri di tutti gli allievi.
Proprio oggi il Presidente G. Conte ha posto fine alla discussione con un’intervista al quotidiano “La Repubblica” e ripresa da Skytg: “La scuola è al centro dei nostri pensieri e riaprirà a settembre. Ma tutti gli scenari elaborati dal comitato tecnico-scientifico prefigurano rischi molto elevati di contagio, in caso di riapertura delle scuole. È in gioco la salute dei nostri figli, senza trascurare che l’età media del personale docente è tra le più alte d’Europa“.

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Riapertura delle scuole, la secca risposta di M. Galli (infettivologo) ultima modifica: 2020-04-26T15:55:56+02:00 da
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