Riforma pensioni: da “quota 100” a “quota 99”

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di Concetta P.  Professionisti Scuola Network, 25.1.2020

– Quota 100 giunge ormai quasi alla fine del triennio di sperimentazione, prevista per il 2021. Molte le proposte pensionistiche fatte in questi giorni per superare il tetto dei 67 anni imposto dalla riforma Monti-Fornero dal lontano 2011 ormai.

In previsione della ripresa della confronto sulla riforma delle pensioni, che si formalizzerà lunedì 27 gennaio alle ore 11, quando i sindacati si incontreranno con la ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo nella sede del ministero del Lavoro, va segnalata la proposta della sottosegretaria al ministero del lavoro e delle politiche sociali, Francesca Puglisi.

La riforma della senatrice prevede di andare in pensione a 64 anni di età e 35 anni di contributi, senza penalizzazioni, ai quali si aggiunge il bonus mamma, vale a dire un anno di contributi in più per ogni figlio, senza limiti nel numero di figli.

Un altro aspetto interessante  è quello relativo ai giovani per i quali la pensione è lontana. La proposta Puglisi prevede una pensione di garanzia fino a 750 euro al mese, a integrazione dei contributi versati, a patto che abbiano almeno 20 anni di contributi.

Anche Annamaria Furlan, segretaria generale della Cisl, dichiara . “Mi auguro che finalmente ci sia un confronto molto serio, che parta da dati di fatto, e soprattutto dai bisogni del nostro Paese e del bisogno di lavoro delle donne e degli uomini”.

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Riforma pensioni: da “quota 100” a “quota 99” ultima modifica: 2020-01-25T19:02:35+01:00 da
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