di
Valditara: “Adesione molto bassa, avanti con le riforme”. Cgil e Uil: “Ribadiamo le ragioni della nostra mobilitazione”.
Le due confederazioni sindacali ribadiscono le ragioni della mobilitazione, sottolineando come la legge di bilancio non risponda alle esigenze del paese e dei cittadini. Tra le priorità indicate: aumento di salari e pensioni, maggiori investimenti in sanità, istruzione e servizi pubblici, e politiche industriali mirate. “Le piazze piene di oggi lo hanno dimostrato”, dichiarano CGIL e UIL, rivendicando risultati positivi in tutti i comparti.
I dati forniti dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, relativi al comparto scuola, mostrano un’adesione in linea con le precedenti mobilitazioni. Con il 57% delle scuole che hanno trasmesso i dati, l’adesione complessiva si attesta al 5,65%. Nello specifico, l’1,5% dei dirigenti scolastici ha aderito allo sciopero, il 5,54% dei docenti e il 6,35% del personale ATA.
Su X interviene il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara: “Si profila una adesione molto bassa allo sciopero indetto da Cgil, Uil e sindacati di base. Avanti con le riforme e con la valorizzazione professionale del personale della scuola”.
In una nota interviene il Sottosegretario all’Istruzione e al Merito, Paola Frassinetti: “L’invito alla protesta non ha fatto breccia nel mondo della scuola che quotidianamente si impegna con dedizione e responsabilità per il futuro dei nostri giovani. La scuola deve rimanere uno spazio di crescita, dialogo e formazione. È fondamentale proseguire con determinazione il percorso di riforme avviato, orientato a migliorare la qualità del nostro sistema educativo, a valorizzare il ruolo degli insegnanti e a garantire a tutti gli studenti le migliori opportunità per costruire il proprio percorso formativo e professionale”.
“Il personale della scuola sbatte la porta in faccia a Landini e Bombardieri con poco più del 5% di adesioni allo sciopero. Altro da aggiungere? No. I fatti si commentano da soli”. Così il deputato della Lega, Rossano Sasso, capogruppo in commissione Cultura, Scienza e Istruzione.
“L’adesione al 5,65% (per i dirigenti scolastici 1,5%, per i docenti 5,54%, per il personale Ata 6,35%) è un netto riconoscimento del grande lavoro svolto per la realizzazione di importanti obiettivi. Evidentemente stipendi più alti per i docenti, importanti stanziamenti per la dispersione scolastica e le discipline STEM e gli investimenti per gli incentivi per il personale amministrativo e il fondo per la fornitura di libri di testo alle famiglie meno abbienti valgono più della demagogia portata in piazza da alcuni sindacati”. Lo dichiara la senatrice di Fratelli d’Italia, Ella Bucalo, membro della commissione Cultura e Istruzione del Senato e vice responsabile del dipartimento istruzione del partito.
.
.
.
.
.
.
.
.
Sciopero scuola: adesione al 5,65%, dati MIM ultima modifica: 2024-11-29T20:56:21+01:00 da