di Caterina Pasolini, la Repubblica, 29.5.2016
– Il docente vincitore avrà 50 mila euro da spendere in progetti scolatici. Ecco come partecipare o candidare il proprio prof del cuore. E’ possibile concorrere anche al Global teacher prize, una sorta di Nobel per l’insegnamento con in palio un milione di dollari
ROMA – Anche i professori italiani avranno il loro premio Nobel. Un riconoscimento, in denaro, al loro lavoro quotidiano, alla fatica, all’immaginazione che mettono ogni giorno per insegnare ai ragazzi, per trasmettere sapere e visioni di vita, per dare chiavi di lettura della realtà e aprire possibili nuove strade. Impegnati tra i banchi dalle elementari al liceo a capire passioni, intuire difficoltà dei loro alunni. In una parola un premio (50mila euro al primo arrivato, 30mila dal secondo al quinto) per la fatica spesa cercando di educare i giovani alla curiosità, al sapere e a crescere, inventando nuovi approcci e metodi di insegnamento.
Il premio, sulla scia di quello internazionale della Varkey Foundation, è stato presentato oggi dal ministro dell’Istruzione Stefania Giannini che ha sottolineato la voglia di raccontare così “la storia di chi sta ispirando i nostri ragazzi”. Ricordando, come ha detto Hanan Al Hrub, maestra nel campo profughi palestinese di Betlemme vincitrice del premio Varkey 2016 che “gli insegnanti italiani fanno la differenza nella vita di tanti giovani”.
Il premio, come si partecipa – Il premio è destinato a docenti in servizio nelle scuole di ogni ordine e grado. Dal 1° luglio sarà possibile candidarsi ed essere candidati esclusivamente on line attraverso il sito www.italianteacherprize.it. La procedura rimarrà aperta fino all’1 ottobre 2016. Chi vorrà candidare un insegnante dovrà indicarne nome, cognome, istituzione scolastica di appartenenza e allegare una breve motivazione. Gli insegnanti dovranno compilare una scheda con dati relativi, fra l’altro, alla loro attività educativa (anni di insegnamento, tipologia di scuola), al contesto in cui operano (ad esempio aree a rischio), ai modelli didattici utilizzati, progetti di internazionalizzazione o inclusione, eventuali attività di volontariato, partecipazione a convegni o eventi sull’istruzione, alle pubblicazioni legate alla propria professione, a come useranno il premio finale.
La selezione – Una prima scrematura avverrà sulla base di questi dati e porterà a 50 finalisti, a cui sarà chiesto di fornire ulteriori informazioni. Una giuria nazionale, composta da personalità di spicco, individuerà i 5 finalisti. Al primo di loro andrà un premio pari a 50.000 euro, gli altri quattro riceveranno 30.000 euro ciascuno. Il premio in denaro verrà assegnato alle scuole dei docenti vincitori per la realizzazione di attività e progetti promossi e coordinati dagli insegnanti premiati. Il vincitore del Premio nazionale insegnanti sarà valutato dal comitato del Global Teacher Prize per un possibile inserimento fra i primi 50 finalisti mondiali che gareggiano per conquistare il milione di dollari in palio. Tutti i docenti italiani potranno comunque partecipare direttamente all’Edizione mondiale anche se non hanno partecipato al Premio nazionale.
Le parole della ministra Giannini – “Il Global Teacher Prize valorizza il ruolo strategico che i docenti rivestono nella vita dei nostri figli – ha detto la ministra dell’Istruzione, Stefania Giannini – , raccontando le storie di insegnanti speciali, di docenti che incidono sui cittadini del futuro. Per questo abbiamo voluto crearne uno italiano, per la riconoscenza nei confronti di chi educa, prepara i nostri figli alla vita, chi educa i cittadini di domani. E’ poi un onore lanciare la prima Edizione italiana del Premio alla presenza di Hanan Al Hroub che, nel difficile contesto di un campo profughi, educa i suoi alunni, attraverso il gioco, al rispetto degli altri, alla capacità di ascolto. Anche nel nostro Paese possiamo contare su molte ‘Hanan’, su tanti insegnanti che riescono a fare la differenza nelle loro comunità scolastiche come punti di riferimento per colleghi, famiglie, studenti. Con il Premio Nazionale vogliamo conoscere le loro storie, raccoglierle e raccontarle al Paese”.
Il Global Teacher Prize – “Quando abbiamo lanciato il Global Teacher Prize non avevamo come obiettivo quello di trovare il miglior insegnante al mondo, ma volevamo creare un movimento che portasse alla luce le migliaia di storie di eroi che hanno trasformato le vite di tanti giovani. Volevamo mettere sotto i riflettori il lavoro incredibile che gli insegnanti fanno in tutto il mondo ogni giorno”, ha sottolineato Sunny Varkey, presidente della fondazione che ogni anno assegna il premio da un milione di dollari dopo aver vagliato migliaia di candidati dei cinque continenti.
Dal campo profughi la miglior docente 2016 – “Gli insegnanti italiani incidono positivamente sulla vita di tanti giovani. Sono loro che indicano la strada, fanno da guida. Sto parlando di persone come Barbara Riccardi, Daniela Boscolo e Daniele Manni, candidati al premio Varkey, il loro entusiasmo per ciò che insegnano e la loro gioia per il fatto di essere dei docenti sono contagiosi. Sono certa che ci sono tanti altri come loro in Italia che possono essere valorizzati. Per questo invito i genitori e i ragazzi italiani ad individuare modelli postivi e candidare questi docenti al premio italiano”. Con queste parole Hanan, la vincitrice del premio per il 2016 ha invitato a votare il professore del cuore.
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Scuola, arriva il premio per i migliori insegnanti. La ministra: “Valorizziamo ruolo che hanno nella vita dei nostri figli” ultima modifica: 2016-05-29T19:06:33+02:00 da