di Luigi Rovelli, Scuola in Forma, 20.2.2020
– Concorso straordinario, il Decreto Milleproroghe cambia programma d’esame, chiarimenti sulla prova scritta –
Come vi abbiamo relazionato in precedenza, il Decreto Milleproroghe ha apportato alcune novità per quanto riguarda il concorso straordinario per la scuola superiore. Infatti è stato cancellato il riferimento al programma di esame previsto per il concorso ordinario per titoli ed esami per la scuola secondaria bandito nel 2016: si è provveduto, invece, ad unificare il programma d’esame del concorso straordinario a quello ordinario. Entrambi i bandi verranno pubblicati contestualmente: l’Allegato A, ovvero il documento che riporterà tale programma, è attualmente all’esame del CSPI insieme al resto della bozza dei bandi concorsuali di prossima uscita.
Concorso straordinario, chiarimenti su prova scritta
Infatti, la variazione introdotta con il Decreto Milleproroghe non andrà a modificare quanto previsto in precedenza dal Decreto Scuola all’art. 1, comma 9 lettere a) (prova scritta per immissione in ruolo) e lettera d (prova scritta per conseguimento abilitazione docenti con servizio in paritarie/IeFP o di ruolo senza anno di servizio specifico): ciò significa che la prova scritta riguarderà comunque argomenti afferenti alle classi di concorso e alle metodologie didattiche.
‘Pertanto, eventuali argomenti diversi (ad esempio, la legislazione scolastica) non potranno essere oggetto di quesiti della prova scritta ma, eventualmente, solo della successiva prova orale da svolgere prima del termine dell’anno di formazione e prova per gli immessi in ruolo e di quella per il conseguimento dell’abilitazione che, ricordiamo, sarà oggetto di un decreto ad hoc. Salvo modifiche dell’ultima ora dei bandi, quindi, la prova scritta del concorso straordinario sarà composta da 45 quesiti su argomenti afferenti alla disciplina di insegnamento, 30 sulle metodologie didattiche e 5 di comprensione del testo in lingua inglese.’
Si contesta esclusione docenti con servizio solo su sostegno
I sindacati sottolineano come non si sia trovata una soluzione allo scandalo dell’esclusione dei docenti con servizio solo su sostegno, non in possesso cioè dell’anno di servizio specifico.
Ricordiamo che il decreto Milleproroghe, appena approvato dalla Camera, ora passerà al Senato per l’approvazione definitiva ma con un testo blindato, non soggetto quindi a modifiche.
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