di Corrado Zunino, la Repubblica, 2.2.2024.
ROMA – I docenti italiani, baluardo della democrazia applicata, vogliono poter eleggere il loro dirigente scolastico, dal quale si sentono ogni giorno più lontani. Lo rivela un sondaggio Swg coordinato dal sindacato Gilda degli insegnanti: “School monitor 2023”.
Due su tre, si legge, sono favorevoli: il 63 per cento, con un 23 per cento che si dice “molto favorevole”. I contrari, in totale, sono il 27 per cento. Un dieci per cento degli interpellati non si esprime. La coorte che, con più convinzione, vorrebbe poter esprimere una scelta per il dirigente scolastico del proprio istituto è quella dei docenti senior, dai 45 anni a crescere. Tra i docenti di scuola media si arriva a percentuali del 68 per cento.
Una serenità condivisa
Questo dato s’inserisce e ispira il successivo con il quale gli insegnanti italiani chiedono al preside, con una maggioranza netta del 91 per cento, di favorire la collaborazione tra gli stessi docenti puntando innanzitutto sulla serenità del clima scolastico piuttosto che governare in solitudine in nome dell’efficacia e della produttività.
Contro l’aziendalizzazione della scuola
Ancora, i collaboratori scelti autonomamente dai dirigenti non dovrebbero gravare sul fondo scolastico. E’ un principio scorretto, secondo due insegnanti su cinque. Il 73 per cento chiede un’inversione al processo di aziendalizzazione della scuola. E il 55 per cento è favorevole a un Consiglio superiore della docenza, sulla scorta dell’organismo di magistratura, per vigilare sulle sanzioni disciplinari degli insegnanti.