Scuola, il lavoro è un compito di realtà

di Alfonso Molina, Huffington Post, 2.9.2022.

Abbiamo bisogno di una scuola che funzioni come acceleratore sociale, per combattere la disuguaglianza e costruire nello stesso tempo strumenti di sviluppo sostenibile.

Gilda Venezia

Gli esperti di Tuttoscuola, la testata specializzata sull’informazione, hanno contato ben 38 diverse proposte di riforma della scuola nei programmi delle principali forze politiche in vista delle prossime elezioni. Tra i temi individuati, ma trattati in modo abbastanza vago e generico, anche quello dell’alternanza scuola-lavoro.

Nei singoli programmi si leggono affermazioni programmatiche come “Miglioramento e rafforzamento dell’alternanza scuola-lavoro”, “No all’alternanza scuola lavoro e alla logica aziendalistica nella scuola”, “Più formazione professionale (sistema duale)”, “Superamento dell’alternanza scuola lavoro” per un “concreto sistema di orientamento universitario e lavorativo”, “Mai più finti stage”.

Non ho indicato appositamente tra parentesi lo schieramento di riferimento, perché sembra avere ragione il giornalista Edoardo Segantini quando afferma che in campagna elettorale l’abolizione o il superamento dell’alternanza scuola-lavoro sembra mettere quasi tutti d’accordo (Eresie digitali, “L’alternanza scuola-lavoro e gli opposti estremismi”, Corriere della Sera, 8 agosto 2022).

Non è compito della scuola garantire un accesso immediato al mondo del lavoro, però da qualche tempo il tema del lavoro giovanile è così importante, che anche la scuola, come principale infrastruttura sociale del paese, è chiamata ad affrontarlo. Il lavoro giovanile oggi è una vera e propria emergenza: per l’alto tasso di disoccupazione, per la richiesta urgente delle aziende di lavoratori qualificati per lo sviluppo e la ripresa del Paese. Il mandato è “costituzionale”, perché il nostro Paese è una Repubblica fondata sul lavoro, libero, dignitoso e ben fatto. La grande crisi occupazionale sta “rubando” il futuro alle nuove generazioni. Per questo anche la scuola oggi è chiamata a contribuire, a non rimanere disallineata rispetto a questa grande emergenza nazionale. Questo non significa trovare lavoro ai giovani, ma promuovere un orientamento scolastico, universitario e professionale efficace, e rafforzare gli istituti tecnici per formare lavoratori con una professionalità in grado di contribuire in modo pieno e gratificante al bene comune. Significa anche preparare i giovani studenti con la conoscenza, competenze chiave, attitudini e valori per essere protagonisti della propria crescita e di quella delle organizzazioni dove lavoreranno.

Purtroppo, in tempo di infodemia, l’informazione parziale ma martellante riesce a silenziare narrazioni costruttive, perché sono sicuro che, invece, esistano numerose soluzioni efficaci di percorsi di alternanza scuola-lavoro, come quella che stiamo sperimentando insieme alla Fondazione Mondo Digitale e alcuni atenei romani con il programma Smart & Heart Rome, sostenuto dal Dipartimento Trasformazione digitale di Roma Capitale. Le università interpretano il trasferimento digitale previsto dalla terza missione come servizio per l’orientamento e la formazione dei più giovani: il trasferimento tecnologico e digitale avviene in modalità immersiva ed esperienziale, così da consentire agli studenti di acquisire conoscenze, sviluppare competenze, definire i valori fondamentali e formare il carattere. Nelle Palestre dell’Innovazione, nate nelle scuole delle periferie romane, stiamo declinando la sfida della sostenibilità olistica con diverse specializzazioni, come un campo droni per il rilevamento ambientale, la realtà virtuale per la valorizzazione dei beni culturali nei territori, o la fabbricazione digitale per il design di moda sostenibile.

Oggi, a differenza di altri appuntamenti elettorali, di scuola si parla, ma ancora una volta senza visione, senza strategia. Singoli snodi educativi, come l’alternanza scuola-lavoro, vengono affrontati in modo strumentale e ideologico, senza elaborare una risposta efficace alla sfida che pongono: come orientiamo i giovani? Come formiamo i lavoratori del futuro?

Abbiamo bisogno di una scuola che funzioni come acceleratore sociale, per combattere la disuguaglianza e costruire nello stesso tempo strumenti di sviluppo sostenibile.

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Scuola, il lavoro è un compito di realtà ultima modifica: 2022-09-03T06:35:35+02:00 da
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