Scuola obbligatoria a 3 anni in Francia, l’esperto: “E’ l’età giusta per stare con gli altri”

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di Sara Pero, la Repubblica, 28.3.2018

Una decisione del presidente francese Emmanuel Macron che potrebbe concretizzarsi già a partire dal prossimo anno. Ma qual è l’età giusta per staccarsi dal nido familiare?

PORTARE la scuola dell’obbligo a tre anni d’età invece che ai sei attuali. È questa la misura presa dal presidente francese Emmanuel Macron, che dovrebbe diventare effettiva già dal 2019. Ma i bambini sono davvero pronti a quell’età per andare all’asilo? Secondo gli esperti sembrerebbe di sì: “La fascia d’età tre-sei anni rappresenta il periodo evolutivo durante il quale il bambino è pronto a uscire dal proprio nido familiare e iniziare ad aprirsi al mondo”, spiega Alberto Pellai, medico e psicoterapeuta dell’età evolutiva che su questo tema ha anche scritto un libro, “Il metodo famiglia felice. Come allenare i figli alla vita” (De Agostini).

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I genitori hanno il compito di allenare i figli alla separazione, un esercizio che educa il loro bisogno d’esplorazione: “Interagire con gli altri coetanei, infatti, aiuta il bambino ad acquisire competenze pro-sociali ed emotive – continua l’esperto -. Ad esempio impara ad autoregolare i propri comportamenti, mediandoli, capacità fondamentale per la relazione ‘io e gli altri’. Un bambino che inizia la scuola elementare senza essere passato prima per la materna potrebbe essere cognitivamente preparato, ma potrebbe avere un quoziente emotivo inferiore rispetto alla classe, facendo più fatica, soprattutto nel primo periodo, ad integrarsi e a sintonizzarsi con il resto dei compagni”.
La misura presa dalla Francia, però, ha un valore piuttosto simbolico visto che già la quasi totalità dei bambini francesi frequenta la scuola a tre anni.”La decisione del presidente francese di abbassare l’età per la scuola dell’obbligo, portandola dai sei ai tre anni – conclude Pellai -, tocca molte delle dimensioni essenziali per preparare i figli ad affrontare la vita: tutto ciò che riguarda le competenze sociali che ruotano intorno alla sfera scolastica, ma anche quelle emotive e relazionali. Ma tale scelta, inevitabilmente, sarebbe difficile da attuare nel nostro paese” Come mai? “In Francia il governo sostiene con varie misure e agevolazioni le famiglie, mentre in Italia, il concetto di welfare familiare è estremamente trascurato: da noi, spesso, la scelta di non mandare un figlio all’asilo a tre anni non è soltanto legata a un fattore culturale, ma anche economico e psicologico – aggiunge Pellai – . Nei nuclei familiari in cui è soltanto un genitore a lavorare, ci potrebbe essere la tendenza del coniuge che non lavora a prendersi cura del bambino all’interno delle mura domestiche per alleviare quella dimensione di vuoto che potrebbe provare, sentendosi più attivo”.

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Scuola obbligatoria a 3 anni in Francia, l’esperto: “E’ l’età giusta per stare con gli altri” ultima modifica: 2018-03-29T04:16:06+02:00 da
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