la Repubblica di Firenze, 18.11.2016
La mattina seguente alle otto e dieci la custode chiude il portone esterno. Lui arriva dopo e lei non lo fa entrare. Si agita e poi ha una idea geniale: chiamare i carabinieri. I quali, incredibilmente, arrivano. E chiedono spiegazioni al vicepreside. Quando escono, si allontana anche lo studente.
Nella scuola riparte l’immancabile discussione tra intransigenti e tolleranti. Fuorviante. Il punto è un altro. Dobbiamo insegnare ai ragazzi ad essere liberi. Ma la libertà senza responsabilità si trasforma in delirio di onnipotenza. Nascono così i Bambini-Re. Quelli che poi diventano gli adulti peggiori.
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