I dubbi sulla prova, tra i vincitori anche la Azzolina.
Sul concorso per presidi ormai di due anni fa, affrontato e vinto anche dalla ministra Lucia Azzolina, allora deputata Cinque Stelle, continuano i colpi di scena. Le contestazioni hanno portato il Tar del Lazio a chiedere la consegna del software che ha consentito di gestire lo stesso concorso e del codice sorgente brevettati da Cineca, il consorzio interuniversitario che da tempo cura algoritmi per la mobilità e prove concorsuali che si svolgono sotto l’egida del ministero La questione, dopo la sentenza del Consiglio di Stato che aveva evidenziato la mancanza del contraddittorio con il Consorzio Cineca, era tornata al Tar per la decisione del diritto dei partecipanti al concorso all’ostensione del codice sorgente in quanto lamentavano numerosi errori nel funzionamento del software.
Da ciò è possibile inferire che laddove il software alla “sorgente” presenti un difetto originario, ad esempio perché nel linguaggio di programmazione non venga abbinata la funzione di salvataggio della risposta alla pressione del tasto “conferma e procedi”, ecco che tale vizio sarebbe destinato a riverberarsi su tutti gli elaboratori su cui è installato quel programma. A questo punto – afferma l’avvocato Domenico Naso – l’ostensione del codice sorgente consentirà di accertare concretamente gli errori di funzionamento del sistema e di dare una risposta a tutti i docenti che attendono da mesi un chiarimento sullo svolgimento del concorso.”
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