Tuttoscuola, 28.7.2015.
Pesanti le difformità (e le conseguenti penalizzazioni)
nelle procedure di assunzione tra uffici scolastici differenti
Potrebbe chiamarsi “Ufficio scolastico che vai, immissioni in ruolo che trovi” la situazione che stanno vivendo in questi giorni i docenti inseriti nelle Graduatorie di Merito del concorso e nelle Graduatorie ad Esaurimento, convocati per le immissioni in ruolo. Questo perché le Istruzioni operative del Ministero inviate con Nota Prot. 20299 del 10/07/2015 risultano recitate ‘a soggetto’ dalle diramazioni scolastiche locali (provinciali e regionali). È quanto emerge da numerose segnalazioni raccolte da Tuttoscuola, prima fra tutte quella di Fabio Macchia, docente appena immesso in ruolo dalla Graduatoria di Merito 2012 per la classe di concorso A033 Tecnologia alle scuole secondarie di primo grado e membro del gruppo Graduatoria di Merito 2012 in rispetto del T.U.
Macchia, noto in rete per il monitoraggio che sta effettuando sulle immissioni in ruolo in tutte le classi di concorso sia da GM che da GaE, rileva che “l’applicazione delle procedure e delle regole dettate dalle istruzioni operative per le immissioni in ruolo, poche ma purtroppo molto confuse, non è la stessa in tutte le regioni”. E queste difformità penalizzano alcuni docenti a beneficio di altri, sia nella scelta della sede, che nell’effettività dell’assunzione vera e propria.
Queste le difformità notate e che abbiamo potuto verificare personalmente:
– c’è chi convoca per la scelta della Provincia on-line (USR Lombardia, Veneto, Toscana) e chi fa andare sul posto;
– c’è chi aspetta di terminare la fase 0 prima di convocare per la fase A, e chi invece e convoca per la fase A un’ora dopo aver “terminato” la fase 0 (UST Roma). La differenza, che può sembrare di poco conto ma non lo è, fa sì che i partecipanti della fase 0 a poche nomine dal ruolo non beneficino delle rinunce da parte dei colleghi. Inoltre, i vincitori dei concorsi precedenti al 2012, che nella fase A sono estromessi, risultano penalizzati dall’accorpamento delle due fasi, dato che hanno minori possibilità di entrare nella fase 0;
– c’è chi dà la precedenza a chi beneficia della L. 104 anche nella scelta della Provincia (sempre l’UST di Roma) e chi tale precedenza la concede solo nella scelta della sede all’interno di un ambito provinciale;
– c’è chi scorre le graduatorie nella fase 0 in caso di rinunce post nomine d’ufficio (USR Lombardia, Piemonte, Campania) e chi non sa se lo può fare (UST di Roma);
– c’è chi immette in ruolo chi già lo è da oltre un anno sul sostegno (UST di Roma) e chi invece non lo convoca per niente, e chi lo convoca, ma poi su pressioni degli interessati e come peraltro è corretto, non procede all’assunzione (è accaduto ieri all’UST di Frosinone per le nomine sulla A037).
Fabio Macchia commenta che “la situazione è talmente varia e confusa da apparire assurda, e sta gettando nello sconforto gli aspiranti al ruolo che sono nelle posizioni più basse delle loro graduatorie, che vedono sempre più incerta la loro sorte”. Eppure le Istruzioni operative da parte del Ministero ci sono e sono chiare. Purtroppo c’è da pensare che nelle diramazioni scolastiche periferiche queste vengano lette solo in presenza di contestazioni, e che altrimenti si proceda in una certa maniera, “perché si è sempre fatto così”.
Un altro degli elementi che contraddistingue le convocazioni è l’immancabile presenza dei delegati sindacali. Questi verificano autonomamente la correttezza della procedura delle immissioni in ruolo e propongono ai neoassunti l’iscrizione alla propria organizzazione di rappresentanza. Inutile dire che, per questa ragione, la loro posizione risulta sempre favorevole al candidato convocato, spesso nel nome del “si è sempre fatto così” e del “nella Regione/Provincia X, si è già fatto così”, spesso senza nessun appiglio giuridico alla norma, del resto applicata così discrezionalmente dagli uffici scolastici periferici.
Di fronte a queste situazioni, che non hanno per nulla carattere casuale, sarebbe opportuno che il Ministero chiarisse queste situazioni:
- Chi beneficia della Legge 104 (nelle sue differenti fattispecie, di titolare della disabilità o di familiare del disabile) ha la priorità nella scelta della provincia o solo nella scelta della sede?
- Per iniziare la fase A è necessario terminare completamente la fase 0, quindi aspettando che le nomine d’ufficio vengano accettate o rifiutate. E quanto tempo? (In alcuni casi, si ha la netta sensazione che gli USR accorpino le fasi per la necessità di andare in ferie, con chiusure delle sedi già definite per la settimana di Ferragosto)
- Le eventuali rinunce che giungono per docenti in ruolo sulla fase 0, finiscono per scorrimento nella fase A (di ambito provinciale/regionale)? Oppure nella B (di ambito nazionale, e quindi potenzialmente più sfavorevole al candidato)?
- Chi è in ruolo sul sostegno da oltre un anno (quindi ha anche terminato positivamente l’anno di prova) può cambiare sulla classe comune se convocato nella fase 0?
In alcuni casi, il Ministero queste situazioni (per esempio sulla 104 e sulla durata quinquennale del sostegno) le ha chiarite al di là di ogni ragionevole dubbio. In questi casi, forse non sarebbe improprio pensare a ispezioni, ed, eventualmente, ad apparati sanzionatori.