dal blog di Gianfranco Scialpi, 7.1.2020
– V. Aprea rilancia sul coding fin dalla scuola dell’infanzia. Proposta fattibile o amore spassionato verso uno dei tanti aspetti del mondo dell’informatica?
V. Aprea coding fin dalla scuola dell’infanzia
V. Aprea deputato di FI sostiene senza se e senza ma il coding come metodologia da proporre fin dalla scuola dell’infanzia e primaria. Ha dichiarato: è “una battaglia che Forza Italia sostiene con tenacia fin dall’inizio della legislatura, tanto da aver impegnato il Governo ad adottare iniziative per introdurne lo studio progressivamente entro il 2022 e presentato un emendamento al Decreto scuola che inserisce il coding tra le metodologie didattiche da acquisire ai futuri docenti nell’ambito dei crediti formativi (i cosiddetti Cfu n.d.r.) o durante il periodo di formazione e prova legato al concorso…Si tratta, colleghi, di una svolta epocale nel momento in cui deliberiamo l’assunzione di 48 mila docenti epocale nel senso letterale del termine, poiché rimanda alla caratteristica della nostra epoca che è digitale, diversamente dal secolo scorso; ed è una norma che per la prima volta nella legislazione scolastica italiana non rimanda alla didattica digitale né con caratteristiche sperimentali né con riferimento solo ad alcuni docenti specialisti con competenze di tipo tecnologico, ma è finalizzata ad assicurare a tutti i docenti della scuola italiana, proprio tutti, le competenze dei docenti del terzo millennio. Vorrei ricordare che il nostro Paese, per ritardi di diversa natura, assenza di visione, non riuscirà a rispettare gli impegni presi in sede europea rispetto alla strategia Europa 2020, che include, come è noto, l’Agenda digitale europea 2020, una strategia per una crescita intelligente, sostenibile, inclusiva che prevede al punto 6 il miglioramento dell’alfabetizzazione, delle competenze e dell’inclusione appunto nel mondo digitale”.
V. Aprea è assente dalla scuola da molti anni.
V. Aprea, assente dalla scuola dal 1994 (è stata Assessore alla Regione Lombardia e più volte Deputato, attualmente confermata in quest’ultimo ruolo) pecca di eccessivo entusiasmo e di scarsa conoscenza (non teorica) dei ritardi tecnologici che caratterizza l’istituzione scolastica, rispetto al contesto 2.0.
Qualche riflessione.
V. Aprea soffre di inesperienza scolastica! Solo vivendo quotidianamente con i problemi e tentando di risolverli con l’apporto teorico, la persona diviene autorevole. Del resto se pensiamo alla radice latina del termine esperienza, ex-perior, “venir da una prova”, si comprende l’importanza dell’attraversamento situazionale. Se l’esperienza viene meno, allora si rischia di rimanere prigionieri di un accademismo fuori luogo.
V. Aprea e in genere i politici, che da anni non fanno esperienza di scuola, soffrono dei limiti dell’intermediazione costituita dalla lettura di qualche libro o dall’audizione di inesperti di aula.
Dispositivi superati e la sopravvalutazione del coding
Scendendo di livello, ritengo che L’On. V. Aprea abbia solo un’esperienza indiretta dei problemi della scuola, costituiti da laboratori con tecnologia obsoleta, connessioni lente e Lim che costituiscono la punta più avanzata del PNSD ( “Il laboratorio di informatica in ogni classe”), mentre “in molte parti d’Europa è già stata superata dalla rivoluzione introdotta dai più pratici e moderni pc o tablet, uno per studente, che permettono una didattica molto più interattiva e partecipata.”
A questo aggiungo che l’entusiasmo verso il coding risulta eccessivo. Ho l’impressione che si sposi l’ultima novità acriticamente. Infatti V. Aprea dichiara “il coding deve essere considerata come la quarta abilità di base per le nuove generazioni di studenti, insieme al leggere, allo scrivere e al far di conto”. Esagerazione! Hanno meno valore formativo la gestione dei contenuti che divengono conoscenza (schemi e mappe concettuali), l’approccio critico alla miriade di informazioni (grado di autorevolezza, aggiornamento, approfondimento…,fake news), la realizzazione di prodotti multimediali caratterizzati dalla sinergia dei linguaggi coinvolti?
Sono alcuni esempi dei tanti aspetti formativi che caratterizzano il mondo dell’informatica e che contribuiscono allo stesso modo alla formazione della cittadinanza digitale.
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V. Aprea e l’eccessiva passione per il coding ultima modifica: 2020-01-07T21:22:36+01:00 da