Orizzonte Scuola, 26.1.2018
– Il decreto legislativo n. 62/2017, come riferito in diverse nostre schede, ha introdotto nuove norme in merito alla valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo di istruzione ed esami di Stato.
Le novità riguardanti la valutazione nel primo ciclo richiedono un adeguamento alle medesime del documento di valutazione periodica e finale, che le scuole rilasciano alle famiglie al termine delle operazioni di scrutinio intermedio e finale.
Vediamo in questa scheda ciò che i consigli di classe (per la scuola secondaria di primo grado) e i docenti di classe (per la scuola primaria) devono riportare nel “nuovo” documento di valutazione intermedia, riferendo in premessa le novità normative determinanti il succitato adeguamento, e le modalità di comunicazionealle famiglie dell’andamento del processo formativo e dei risultati d’apprendimento degli alunni.
NOVITÀ’ VALUTAZIONE
Voti e livelli d’apprendimento
La valutazione continua ad essere espressa con votazioni in decimi, che indicano i diversi livelli d’apprendimento deliberati nel PTOF.
Descrizione processo formativo e livello di sviluppo degli apprendimenti
La valutazione, oltre ad essere espressa in decimi, è integrata con la descrizione dei processi formativi e del livello globale di sviluppo degli apprendimenti conseguito.
La descrizione dei processi formativi va declinata in termini di progressi nello sviluppo culturale, personale e sociale. Lo sviluppo degli apprendimenti va descritto a livello complessivo, valutando il processo d’apprendimento nel suo insieme.
Giudizio sintetico comportamento
La valutazione del comportamento è espressa attraverso un giudizio sintetico, riferito alle competenze di Cittadinanza e, per quanto riguarda la scuola secondaria di primo grado, allo Statuto delle Studentesse e degli Studenti e al Patto Educativo di Corresponsabilità (oltre che al regolamento di Istituto).
Giudizio IRC e Attività alternativa
I docenti di religione cattolica o quelli di attività alternativa esprimono la valutazione delle attività svolte, per i soli alunni che se ne avvolgono, tramite un giudizio sintetico sull’interesse manifestato e i livelli di apprendimento conseguiti.
Il giudizio va riportato in una nota a parte (già il D.lgs. 297/94, articolo 309, unico prevedeva per l’IRC una speciale nota riguardante l’interesse con il quale l’alunno segue l’insegnamento e il profitto che ne ritrae).
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE
Le suddette novità vanno inserite nel documento di valutazione e, nel caso della religione cattolica o dell’attività alternativa, in una nota a parte.
Secondo la nuova disciplina, dunque, il documento di valutazione deve illustrare la crescita culturale, personale e sociale e i risultati di apprendimento dell’alunno, riportando quanto segue:
- voti in decimi delle singole discipline indicanti differenti livelli di apprendimento;
- giudizio sintetico sul comportamento con indicazione dello sviluppo delle competenze di Cittadinanza;
- descrizione del processo formativo e del livello globale di sviluppo degli apprendimenti
Al documento di valutazione si aggiunge la nota distinta con giudizio sintetico sull’interesse manifestato e i livelli di apprendimento conseguiti nell’insegnamento della religione cattolica e delle attività alternative all’insegnamento della medesima.
E’ compito delle scuole adeguare il documento di valutazione alle novità introdotte. Così recita al riguardo la nota Miur n. 1865/2017:
Pertanto, le istituzioni scolastiche avranno cura di adeguare i propri modelli di documento di valutazione periodica e finale tenendo conto delle novità sopra esposte.
COMUNICAZIONE ALLE FAMIGLIE
Dopo aver redatto il documento di valutazione periodica per ciascun alunno, la scuola lo consegna alle famiglie e comunica loro, nel caso di valutazioni non positive, le strategie per il miglioramento degli apprendimenti parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione, deliberate e riportate nel PTOF.
La succitata comunicazione avviene secondo le modalità indicate nel Piano triennale dell’offerta formativa e quindi già rese note alle famiglie.
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