Educare i giovani: un problema non banale

retescuole_logo15

 ReteScuole 15.4.2015

studenti_superiori_4

Il parlamento discute di scuola. Non potrà giungere a conclusioni consistenti avendo trascurato i traguardi cui l’istituzione mira.

Gli orizzonti sarebbero apparsi nitidi se l’evoluzione delle norme scolastiche fosse stata posta al centro del dibattito: il legislatore, per fronteggiare l’incessante e imprevedibile cambiamento della società contemporanea, ha posto le qualità dei giovani a cardine del servizio. La conoscenza é considerata “strumento e occasione” per la progettazione di percorsi d’apprendimento. Questa l’origine dell’attuale denominazione della scuola: sistema educativo di istruzione e di formazione.

La proposta governativa “La buona scuola” si colloca sul versante opposto: il titolo del provvedimento, sintesi del suo contenuto, è una dichiarazione di guerra. Non più sistema educativo ma sistema nazionale di istruzione e di formazione.

Due concezioni divergenti: da un lato la promozione di capacità e di competenze per fronteggiare i repentini cambiamenti dell’ambiente, dall’altro lato una visione statica, abbarbicata sulle discipline.

Da un lato una prospettiva di lungo periodo, dall’altro lato l’appiattimento sul presente.

Questo contrasto è dirompente: “La buona scuola” non abbatte gli ostacoli eretti dai dirigenti scolastici per impedire l’ammodernamento del servizio, ma giustifica, approva e rinforza la mancata inclusione di questioni vitali nelle convocazioni degli organi di governo.

Educare i giovani: un problema non banale ultima modifica: 2015-04-16T05:47:33+02:00 da
WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com

GILDA VENEZIA - Associazione Professionale GILDA degli INSEGNANTI - Federazione Gilda Unams

webmaster: Fabio Barina



Sito realizzato da Venetian Navigator 2 srl