di Alessia Tripodi, Il Sole 24 Ore 8.7.2016
Le scuole tecniche e professionali del Nord Est e Nord Ovest si scrollano di dosso l’etichetta di serie B: Veneto, Lombardia e Piemonte ottengono i risultati migliori; e i voti sono addirittura più elevati dei licei. Lo dicono i dati contenuti nel rapporto sulle prove Invalsi 2016 presentato ieri dal Miur. Per il dg Carmela Palumbo ciò testimonia che «dove l’offerta funziona e il sistema è di qualità studenti e famiglie scelgono la scuola senza pregiudizi».
Mezzogiorno in ritardo
Tra gli altri dati che emergono dal rapporto Invalsi c’è la tendenza positiva per le prove di Italiano nelle regioni del Nord, nelle Marche e in Umbria, mentre per quanto riguarda la Matematica si rafforza rispetto agli anni scorsi la polarizzazione delle differenze negli esiti, con Nord e Marche in vantaggio e Sud in svantaggio.
Nel Mezzogiorno, dice ancora l’Invalsi, la variabilità dei risultati tra scuole e tra classi resta ancora elevata, con «un impatto molto preoccupante – dice il rapporto – sull’equità del sistema educativo di queste aree del Paese». Una differenza che si riflette anche in termini di efficacia delle scuole: secondo l’Invalsi, infatti, nelle regioni del Sud è molto più alta la quota di scuole che ottengono risultati più bassi.
Si conferma, infine, la capacità della scuola italiana di «realizzare l’inclusione». Anche se i risultati degli alunni immigrati restano distanti da quelli degli italiani, i numeri del rapporto evidenziano una «considerevole riduzione» di questo divario per gli stranieri nati nel nostro Paese e che, solitamente, hanno frequentato tutto il ciclo scolastico in Italia.