Orizzonte Scuola, 4.12.2018
– Il decreto legislativo n. 66/2017, attuativo della legge n. 107/2015, ha affidato il compito di richiedere le ore di sostegno, relative agli alunni delle singole scuole, ad un nuovo soggetto: il Gruppo per l’inclusione territoriale (GIT).
Il GIT, secondo quanto riferito dal Miur, non avrà più questa competenza. E’ pronta, infatti, una bozza di decreto che modifica il D.lgs. n. 66/2017 e che è stata presentata dal Miur all’Osservatorio permanente sull’inclusione scolastica.
Sostegno: docenti, famiglia e medici decideranno se riconoscere 6 o 12 ore. [BOZZA DECRETO]
Richiesta ore secondo il D.lgs. 66/2017 (del Governo Fedeli)
La proposta delle ore di sostegno, secondo il D.lgs. 66/17, è avanzata dal Gruppo per l’inclusione territoriale (GIT).
Il GIT avanza la richiesta delle ore di sostegno da assegnare a ciascuna istituzione scolastica per gli allievi disabili, secondo la procedura di seguito descritta:
- il dirigente scolastico, sentito il GLI (Gruppo di lavoro di Istituto) e sulla base dei singoli PEI, propone al GIT la quantificazione dell’organico relativo ai posti di sostegno, diviso per ciascun grado di istruzione, inclusa la scuola dell’infanzia;
- il GIT, in qualità di organo tecnico, sulla base del Piano per l’inclusione, dei Profili di funzionamento (il Profilo di funzionamento sostituisce, ricomprendendoli, la Diagnosi funzionale e il Profilo dinamico-funzionale), dei Piani educativi individualizzati, dei Progetti individuali ove esistenti, trasmessi dai singoli dirigenti scolastici, sentiti questi ultimi in relazione ad ogni alunno con disabilità certificata, verifica la quantificazione delle risorse di sostegno didattico effettuata da ciascuna scuola e formula una proposta all’USR;
- l’USR assegna le risorse nell’ambito di quelle dell’organico dell’autonomia per i posti di sostegno.
Qui il nostro speciale sulla riforma riguardante l’inclusione scolastica.
Modifiche al decreto 66/2017
La bozza di decreto, che modificherà la procedura sopra descritta, è stata presentata dal Sottosegretario Giuliano, che ha cosi dichiarato:
“Abbiamo presentato la bozza di un nuovo decreto alle associazioni che compongono l’Osservatorio permanente sull’inclusione scolastica, bloccando l’entrata in vigore del decreto legislativo 66 del 2017 collegato alla Buona scuola. La norma che correggiamo prevedeva che a decidere le ore di sostegno da assegnare a ciascun alunno con disabilità fosse un soggetto esterno alla scuola, basandosi quindi esclusivamente sulla documentazione medica. Noi invece prevediamo che questa valutazione debba farla chi è più vicino alla persona con disabilità: i docenti, la famiglia, l’equipe medica che segue il bambino e l’ente locale”
La decisione delle ore di sostegno da assegnare a ciascun alunno disabile, e la relativa richiesta, dunque, non spetterà più al GIT, “bloccando l’entrata in vigore del decreto legislativo 66 del 2017 “, ma ai docenti, alla famiglia, all’equipe medica e all’Ente locale. Quindi dovrebbe ritornare al GLHO (magari con qualche modifica?), sebbene Giuliano non lo dica espressamente.
Il GIT, ha concluso il Sottosegretario, avrà altri compiti: farà da supporto esterno alle scuole e in particolare agli insegnanti, fornendo loro elementi utili per analizzare correttamente il contesto e individuare gli strumenti d’azione più adatti.
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