Al Sud troppi precari e pochi posti. Funzionerà il nuovo reclutamento?

Fabrizio De Angelis, La Tecnica della scuola, 21.3.2017

– Abbiamo parlato del nuovo piano per eliminare il precariato della scuola, con lo smaltimento delle GaE e una corsia riservata per gli abilitati di II fascia che dovrebbe garantire un aumento di docenti di ruolo. In tal senso, si attende l’ok del Governo e il decreto Miur, che potrebbe arrivare nei prossimi giorni.

Tuttavia, resta un enorme squilibrio fra Nord e Sud Italia per quanto riguarda il numero dei precari, che nelle regioni meridionali raggiunge cifre enormi e difficilmente potrà garantire uno smaltimento delle graduatorie rapido, come accadrà sicuramente al Nord.

Infatti, come riporta Italia Oggi, al Nord per alcune classi di concorso, come matematica, tutte le graduatorie si dovrebbero esaurire, stimano al ministero dell’istruzione, in 3 o 4 anni, che salgono a 5-6 per italiano. Al Sud, invece, ci vuole più del doppio del tempo. Per non parlare delle isole, dove per classi di concorso molto settoriali si parla anche di un’attesa ventennale.

Il sottosegretario all’Istruzione, Vito De Filippo, ha fornito alle camere i dati sul monitoraggio del precariato che fotografano la situazione: per le Gae, le scuole medie contano 5.819 docenti, le scuole superiori, 12.598. Il totale del contingente è di 13.155, tenendo conto che molti candidati sono iscritti per entrambi i gradi. “Si va dai circa 30 docenti della secondaria di I grado del Molise ai circa 2200 della secondaria II grado della Sicilia. Se consideriamo solo le superiori, le regioni con più docenti in Gae sono Sicilia (circa 2.200 candidati), Campania (1.900), Lombardia e Puglia (1.400), Lazio e Calabria (1.000), sottolinea De Filippo.

Per quanto riguarda la secondaria di I grado, delle 10 classi di concorso che hanno ancora personale in graduatoria ad esaurimento in almeno una regione (esclusi gli strumenti musicali), tre si esauriranno in tutta Italia entro pochi anni (Italiano, Matematica e scienze, Tecnologia), altre 5 classi di concorso lo faranno in almeno tre macro regioni su cinque (Musica, Scienze motorie, Arte, Inglese e Francese).
Per la secondaria di II grado, invece, sono numerose le classi di concorso dove la consistenza delle Gae è inferiore al 10% rispetto all’organico di diritto.

Per quanto riguarda gli abilitati di seconda fascia delle graduatorie, per le medie, tra Centro e Sud-Isole, il numero di precari arriva a 19 mila, per la secondaria sono 27 mila.

Quello che condiziona lo smaltimento dei posti al Sud è quindi la disponibilità dei posti, che rimane estremamente limitata, nonostante ancora non siano disponibili i numeri sui pensionamenti.

Quindi, in base a quanto emerge da queste stime presentate dal sottosegretario De Filippo, il flusso di spostamento dal Sud al Nord continuerà ancora a lungo, anche con la fase transitoria del reclutamento.

Ricordiamo che questa fase transitoria prevede la riserva del 50% dei posti vacanti e disponibili ai precari GaE. L’altra metà delle immissioni in ruolo avverrà pescando” delle graduatorie di Merito, con la novità di non limitarsi ad estrapolarvi solo i vincitori del concorso del 2016, ma, se necessario, andando anche oltre il limite del 10% dei posti messi a bando.

La fase transitoria dovrebbe assicurare anche un corsia preferenziale per gli abilitati inseriti in seconda fascia, che prevede siano inseriti entro l’anno scolastico 2017/18 in una “speciale graduatoria regionale di merito” sulla base dei titoli posseduti (compreso il servizio) e della valutazione conseguita in una apposita prova orale di “natura didattico-metodologica”. Questi docenti saranno ammessi direttamente al terzo anno del nuovo percorso di ingresso nella scuola.

Infine, proprio per quanto riguarda i non abilitati, il decreto coinvolge anche coloro che siano iscritti in terza fascia, che abbiano maturato almeno 36 mesi di servizio. Si prevede, per questa categoria, che a regime, e non solo nella fase transitoria, siano ammessi “a partecipare a speciali sessioni concorsuali loro riservate”. I vincitori parteciperanno al percorso di formazione/reclutamento direttamente al secondo anno. La procedura concorsuale consisterà per loro in una prova scritta e in una orale. Si contano nelle terze fasce per le sole medie e superiori oltre 322 mila candidati. Bisognerà vedere, si legge ancora su Italia Oggi, quanti di questi avranno i 36 mesi da poter vantare subito.

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Al Sud troppi precari e pochi posti. Funzionerà il nuovo reclutamento? ultima modifica: 2017-03-22T05:11:09+01:00 da
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