Il Sole 24 Ore, 5.10.2020.
Con i positivi che hanno superato ampiamente quota duemila per il secondo giorno consecutivo, in Italia continuano a salire anche i casi di positività nelle scuole, dove presto arriveranno i test salivari, che solo pochi giorni fa hanno ottenuto il disco verde da parte dello Spallanzani e che debutteranno domani nel Lazio. Esame sanitario per il quale ci vorrà il consenso dei genitori.
Ma, con le chiusure di alcuni istituti e la decisione di altri di affidarsi alla didattica a distanza, è la presidente del Senato, Elisabetta Casellati, a lanciare un appello: la scuola – dice – «è fatta di aule, di relazioni, di interazione, di confronto e dialogo quotidiano tra studenti e docenti» e «non può essere ad intermittenza. Diversamente – sottolinea -, le ricadute sulle famiglie e in particolare sulle donne sarebbero devastanti. Con i figli a casa a giorni alterni, vi è il rischio reale che uno strumento come il telelavoro, diciamolo in italiano, certamente utile nelle fasi più gravi dell’emergenza, si cronicizzi».
La cronaca registra però casi di positività un po’ in tutta Italia. Secondo i dati diffusi da Lorenzo Ruffino, studente di Economics a Torino, le scuole che hanno registrato uno o più casi di positività sono 918, con oltre 1.164 persone coinvolte tra studenti e personale scolastico. Da 87 casi, inoltre, sono nati dei focolai, mentre da 81 il contact tracing non ha trovato altri positivi.
Nel Lazio, dove nelle aule si registrano quasi 300 casi (un quarto di quelli totali), sono in arrivo un milione di test salivari, come ha annunciato il governatore Nicola Zingaretti, che consentiranno, essendo meno invasivi, di procedere agli esami sui bimbi più piccoli, mentre alle superiori si va avanti con i tamponi rapidi. Il via è fissato per martedì.
Il Veneto, invece, è pronto a nuovi test attraverso «una nuova macchinetta» in grado di fornire una risposta sulla positività in dieci minuti. Quello che non è ancora stato registrato da osservatori e analisti, sono gli effetti della riapertura delle scuole sulla curva epidemiologica. «L’effetto – spiega Ranieri Guerra, direttore aggiunto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità – lo vedremo fra una settimana e fra una settimana capiremo anche se i ragazzi possono diventare veicolo inconsapevole e incolpevole della circolazione del virus nelle famiglie».
«Bisogna avere molte attenzioni e moto rigore nel seguire le regole – la raccomandazione della sottosegretaria alla Salute, Sandra Zampa -. Una volta in classe i bambini sono in sicurezza, quello che non va spesso è quello che avviene fuori dalle scuole, dove ci sono assembramenti, feste di compleanno».
«La scuola – il parere del presidente dell’Istituto Superiore Sanità, Silvio Brusaferro – sta rapidamente identificando le persone con sintomi e questo è un buon segnale per la capacità di tracciare i casi».
Intanto a Roma fa discutere il blitz del Blocco Studentesco, organizzazione scolastica che fa riferimento agli ambienti dell’estrema destra, all’interno del liceo Augusto. Senza mascherine e in spregio alle norme anti-Covid, hanno lanciato volantini all’interno delle classi contro la ventilata decisione da parte del governo di prolungare lo stato di emergenza. Un episodio definito «intollerabile» da Anpi, Cgil e Studenti Medi, per il quale il Partito Democratico ha chiesto «sanzioni dure».
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Ancora positivi in classe, arrivano i test salivari ultima modifica: 2020-10-05T06:14:04+02:00 da