Orizzonte Scuola, 28.12.2018
– Lo stipendio di insegnanti e ATA aumenterà anche con il prossimo contratto, ma di pochissimo. Le risorse reperite sono servite a rifinanziare l’elemento perequativo, in scadenza il 31 dicembre 2018.
Stipendio insegnanti: elemento perequativo
L’elemento perequativo è stato introdotto con il CCNL 2016-18, al fine di garantire a tutti i dipendenti della pubblica amministrazione un aumento stipendiale pari a 85 euro.
L’intervento in legge di bilancio assicura il mantenimento dell’aumento ottenuto (viceversa si sarebbero persi intorno a 20 euro circa).
Stipendio: aumenti
Quanto agli aumenti stipendiali, come evidenziato da più parti, si tratta di una cifra alquanto bassa: 40 euro lordi.
Nel complesso, infatti, nella legge di bilancio sono stati stanziati 1,7 miliardi di euro per il rinnovo dei contratti di tutti gli impiegati pubblici, inclusi gli 850mila dipendenti della scuola.
Bussetti: “non mi fate parlare…”
Queste le parole del Ministro in una intervista al settimanale Gente, in cui si ripercorre quanto accaduto “Vede, il Governo precedente ha deciso un aumento in busta paga di circa 80 euro per gli insegnanti, ma una tantum: in pratica fino al 31 dicembre 2018. Nel 2019 avrebbero guadagnato ancor meno di oggi, se non fossimo intervenuti. Lo stanziamento va a coprire quella differenza prima ancora del nuovo aumento. Modesto, certo, ma da qualche parte bisogna iniziare”
Sicuramente troppo poco, anche alla luce delle ultime dichiarazioni del Ministro sull’insegnamento come missione e non professione
Bussetti: nuova riforma è impensabile, insegnamento è missione
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