di Salvo Intravaia, la Repubblica, 1.6.2020.
L’intervento della ministra in audizione davanti alla commissione Istruzione del Senato. “Un miliardo in più per consentire le riaperture”.
Nessuno ha mai affermato che la didattica digitale possa o debba sostituire la didattica in presenza. La configurazione concettuale e concreta dell’attività ‘a distanza’ rappresenta una sfida e al contempo un’opportunità, complementare alla didattica in presenza”. Lo ha detto la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, in audizione davanti alla commissione Istruzione del Senato.
La ministra ha ricordato che “nel mese di settembre 2020, le attività didattiche riprenderanno in presenza e in sicurezza su tutto il territorio nazionale”. Una ripresa, ha proseguito, che avverrà “nel rispetto di quella cornice dentro cui ci stiamo muovendo che sono le indicazioni finalizzate alla prevenzione del contagio contenute nel Documento Tecnico, elaborato dal Comitato Tecnico Scientifico “.
La sicurezza
“Le singole scuole – ha spiegato la ministra – saranno chiamate ad operare nel rispetto di un complesso equilibrio tra sicurezza, benessere socio-emotivo di studenti e personale scolastico, qualità dei contesti e dei processi di apprendimento e rispetto dei diritti costituzionali alla salute e all’istruzione. Lo faranno da sole? No. Il loro lavoro sarà accompagnato dall’Amministrazione centrale e periferica e dagli Enti Locali” ha assicurato.
Un miliardo per la riapertura
Nel suo intervento, Azzolina ha ricordato che il governo è costantemente impegnato nel reperimento delle risorse necessarie per garantire il corretto avvio dell’anno scolastico. “In tal senso – ha spiegato – si sottolinea che l’articolo 235 del decreto legge 34/2020, in aggiunta agli stanziamenti di cui agli articoli 231, 232, 233 nonché di altre fonti di finanziamento da stanziamenti europei, istituisce presso il ministero dell’Istruzione un apposito fondo, denominato ‘Fondo per l’emergenza epidemiologica da Covid-19′, pari a 1 miliardo di euro, allo scopo di adottare le opportune misure per la riapertura delle istituzioni scolastiche”.
La polemica con Salvini
Intanto c’è tensione fra Azzolina e il leader della Lega Matteo Salvini che accusa il governo di “lasciare fuori” dalle aule scolastiche parte degli studenti. “Questa sera il ministro Lucia Azzolina dice che ‘nessun alunno sarà cacciato da scuola’, e così smentisce il ministro Lucia Azzolina che solo venerdì scorso diceva ‘abbiamo al momento il 15% di studenti che dobbiamo portare fuori dagli edifici scolastici’, ha detto Salvini ieri sera. E oggi ha aggiunto: “Se mancano gli spazi, più spazi li trovi chiedendo aiuto alle scuole paritarie, con una bella collaborazione pubblico-privato, senza ideologia da parte della sinistra”.
Parole alle quali la ministra ha replicato con un post su Facebook: “Nessun alunno sarà cacciato da scuola, come sta continuando a dire Matteo Salvini in queste ore, inondando le Regioni di numeri a caso. A settembre la scuola riaprirà per tutti. Abbiamo le soluzioni e abbiamo le risorse. E siamo al lavoro con il contributo di tanti. C’è chi, invece, preferisce usare la scuola per fare propaganda. È molto facile ma anche molto irresponsabile”.