di Antonio Galdo, Non sprecare, 14.3.2018
– La punizione di una mamma canadese con i figli scostumati con l’autista del bus della scuola, diventa virale sul web. Esagerata? Certo meglio di quei genitori italiani che alzano le mani sugli insegnanti che rimproverano i loro figli.
BAMBINI MALEDUCATI
In Italia molti genitori hanno scoperto un nuovo sport: prendere a ceffoni gli insegnanti che osano rimproverare, magari dando qualche castigo, i loro figli. Sempre vittime, sempre innocenti. In Canada, invece, una mamma è diventata popolarissima, non senza polemiche, dopo che ha postato su Facebook la pesante punizione data ai figli maleducati con l’autista del bus della scuola. Sette chilometri a piedi, da casa alla scuola, al freddo e con la neve, con una passeggiata non proprio comoda di circa due ore e trenta minuti. In più, portando appeso al collo un cartello con questa scritta: “Siamo stati cattivi e screanzati con l’autista dell’autobus. E mamma ci fa camminare”.
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COME COMPORTARSI CON I BAMBINI MALEDUCATI
Lo dico a scanso di equivoci: non considero questa mamma di Harrow, nello stato dell’Ontario, probabilmente esasperata dalla maleducazione dei figli, un buon modello da seguire. Ma vorrei riflettere con voi sui doveri che abbiamo come genitori, quando un bambino, anche piccolo, perde il senso della misura. Quali sono questi doveri? Sicuramente non quello di proteggerlo con il familismo amorale all’italiana, dove le colpe sono sempre degli altri. In questo caso degli insegnanti poco attenti, troppo severi, inadeguati. Questa è una deriva pericolosissima che la nostra scuola, in pieno caos, sta attraversando in un silenzio generale davvero inquietante. Se azzeriamo l’autorevolezza degli insegnanti non abbiamo fatto un buon servizio ai nostri figli e abbiamo dato un altro colpo alla definitiva e totale delegittimazione della scuola, che resta pur sempre “maestra di vita”.
Non mi convince neanche l’estremismo della reazione dei genitori, anche se in questo caso non c’è una reazione violenta, con schiaffi e colpi di battipanni, ma una punizione molto severa e probabilmente commisurata alla gravità dei comportamenti dei bambini.
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