Orizzonte Scuola 12.5.2015.
A Bologna si è volto in piazza re Enzo, in pieno centro a Bologna, il presidio degli insegnanti di scuole secondarie di primo e secondo grado, affiancati da alcuni studenti, in sciopero contro il test Invalsi. Il tutto in concomitanza con lo sciopero indetto dai COBAS per la giornata di oggi.
I manifestanti hanno dato vita ad un flash mob dal titolo ‘Il grande quiz InFalsi’, durante il quale si sono invertiti i ruoli: gli insegnanti sedevano in un’aluna improvvisata in piazza.
La manifestazione ha avuto ad oggetto anche il ddl del governo Renzi sulla ‘Buona Scuola’, del quale i docenti che hanno aderito al presidio hanno chiesto “l’immediato ritiro”.
Esempi del genere in tutta Italia. L’Unione degli studenti afferma di aver riscontrato uno straordinario dato di adesione al boicottaggio, dopo aver chiesto agli studenti “di non compilare a testa bassa dei test costosi, dannosi, escludenti ed antidemocratici.”
Dati altissimi di adesione per la Puglia, secondo quanto ci comunica l’UDS regionale. La coordinatrice dell’Unione degli studenti (Uds) Puglia, Arianna Petrosino, parla di “un’ampia adesione che, ad esempio, a Bari ha coinvolto il 70% degli studenti mentre a Brindisi il 90%”. I COBAS di Palermo parlano di “aule vuote”
Sulla giornata è intervenuto il Sottosegretario Faraone che così ha commentato sul suo profilo Twitter: “Si può essere contro il governo, legittimo. Ma boicottare le prove #Invalsi è indecente. È ingiusto per i ragazzi @MiurSocial #labuonascuola”.
Boicottaggio prove Invalsi. Insegnanti e alunni flash mob “Quiz InFalsi”. Faraone, “indecente” ultima modifica: 2015-05-12T16:07:56+02:00 da