Bullismo a scuola. Nell’indifferenza l’imbarazzante resa dell’istituzione

Gilda Venezia

dal blog di Gianfranco Scialpi, 5.8.2023.

Bullismo a scuola. Un recente fatto di cronaca conferma la condizione dell’istituzione in mano ai genitori.

Gilda Venezia

Bullismo a scuola. La pessima vicenda

Bullismo a scuola. In questa torrida estate caratterizzata da altre priorità (Riforma della Giustizia, caso Santanché…) le vicende scolastiche interessano poco. Non riescono a intercettare l’interesse generale dei massmedia, favorendo in questo modo una scarsa consapevolezza sullo stato di crisi della scuola. Il riferimento non è alla sua offerta formativa,  ampliamente declassata. Sul banco degli imputati non sono chiamati, neppure i suoi eclatanti risultati, sconfessati dalle prove Invalsi. I fari sono accesi sul rapporto con le famiglie, pericolosamente incrinato e vicino a un punto di rottura.
La vicenda che conferma questo scenario è stata attenzionata da Il Messaggero (2 agosto). Si legge: ”Avevano bullizzato la compagna di classe per tutto l’anno scolastico creando addirittura un gruppo whatsapp chiamato «Ebola», come il suo terribile soprannome. «Se muori non se ne accorge nessuno», se non hai amici, fatti una domanda», «per quanto sei grossa non passi dalla porta», questo il tenore dei messaggi che le venivano rivolti.Dopo la denuncia e l’indagine per istigazione al suicidio e stalking, tutti i bulli sono stati promossi, alcuni a pieni voti, ma le famiglie non hanno voluto neppure accettare la proposta di attivare un percorso di «giustizia riparativa» per far comprendere ai figli la gravità delle loro azioni.”
Sconcertante la vicenda che ha visto i bulli vincere quasi completamente, tranne per la macchiolina del sei nel comportamento. Sembra che il giudice intenda archiviare la vicenda “essendo tutti al di sotto dei 14 anni, gli alunni non sono imputabili e per questo motivo, nonostante le prove schiaccianti, la Procura dei Minori di Roma ha chiesto l’archiviazione, ma l’ultima parola spetta al Gip“.

Un insegnante rivela un preoccupante retroscena

Cosa ha portato un consiglio di classe a non procedere per la bocciatura? La risposta la fornisce la Prof.ssa Eduati a La Stampa e riportata dalla testata latecnicadellascuola.it :”Se i loro figli fossero stati bocciati, probabilmente avrebbero fatto ricorso come spesso accade in queste vicende
La docente ha rivelato una chiave di lettura. La scuola è ormai una variabile dipendente dai voleri dei genitori.
Siamo alla logica conseguenza di un cambio di passo introdotto nel 1995 (Carta dei Servizi) e due anni dopo con l’autonomia scolastica. Mi riferisco al criterio aziendale dell’orientamento al cliente. In altri termini, il genitore ha assunto un potere enorme e condizionante le decisioni della scuola divenuta un’azienda. Ovviamente non è condivisibile la decisione del Consiglio di classe. Occorreva un maggior coraggio nell’affermare la supremazia del pedagogico sull’amministrativo.
Conclusione: il futuro della scuola è molto problematico!

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Bullismo a scuola. Nell’indifferenza l’imbarazzante resa dell’istituzione ultima modifica: 2023-08-06T07:00:29+02:00 da
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