di Alex Corlazzoli, Il Fatto Quotidiano, 18.4.2019
– La proposta del pentastellato Devis Dori prevede l’obbligo da parte dei presidi di segnalare alla autorità giudiziaria anche i comportamenti non esplicitamente previsti come reato e percorsi di recupero che includono anche i familiari di ragazzi violenti.
Norme più stringenti contro i bulli, obbligo di segnalazione alla Procura per i minorenni per i dirigenti, corsi per i genitori dei ragazzi violenti e un numero verde nazionale. Sono queste alcune delle proposte contenute nel Disegno di Legge a prima firma dell’onorevole Devis Dori dei 5Stelle. Una serie di provvedimenti che saranno presto al vaglio della Camera dei deputati. L’intenzione del movimento è quella di non stravolgere la Legge 71 del 2017 ma di introdurre norme a partire dalla legislazione vigente.
La prima modifica proposta è all’articolo 612 bis, quello relativo allo stalking. “Non introduciamo nuovi articoli – spiega Dori – ma ampliamo il 612 alle condotte riconducibili al fenomeno del bullismo: percosse, ingiurie, diffamazioni, tutti comportamenti che attualmente non sono esplicitati nel 612 bis”. Ora è la giurisprudenza a ricondurre all’interno del 612 bis i fenomeni di bullismo, ma con delle forzature. “Sempre nel 612 bis – aggiunge il pentastellato – andiamo ad introdurre due nuove aggravanti: la prima è quando i fatti sono commessi da tre o più persone; la seconda quando vi sono finalità discriminatorie. L’aspetto penalistico è secondario, è l’extrema ratio. Dobbiamo prevedere altro per i minori di 14 anni”.
La proposta di legge di Dori prevede anche una modifica all’articolo 25 del Regio Decreto 1404 del 1934 sulla Istituzione e funzionamento del Tribunale per i minorenni: “Abbiamo pensato che chiunque deve segnalare alla procura della Repubblica presso il tribunale dei minori le condotte aggressive nei confronti di persone, cose o animali”. Ma non basta. Nell’ambito del Tribunale per i minori ci sarà la predisposizione di un progetto di intervento educativo con finalità riparativa. “Questo percorso – spiega l’onorevole – avrà la durata massima di 12 mesi e sarà svolto sotto l’osservazione dei servizi sociali territoriali. In quest’ambito prevediamo il coinvolgimento diretto dei genitori nello svolgimento del percorso: ci siamo resi conto che si tende sempre a colpevolizzare il ragazzo o le forze dell’ordine ma i genitori non vengono mai posti al centro. I genitori faranno dei corsi di formazione. Vanno messi di fronte alle loro responsabilità”.
L’iter prevede anche una seconda fase: il Tribunale dei minori valuterà se si può concludere il procedimento o se prorogare il progetto di altri 12 mesi. Infine due modifiche della Legge 71. Per i dirigenti scolastici sarà obbligatoria la segnalazione di comportamenti di bullismo alla Procura della Repubblica dei minori. “Ad oggi il dirigente scolastico ha l’obbligo di segnalazione solo in caso di reato. Togliamo la discrezionalità. Inoltre vi sarà – aggiunge Dori – l’istituzione di un numero verde nazionale attivo 24 ore su 24 in grado di fornire un primo servizio di assistenza psicologica e giuridica per i ragazzi ma anche per i genitori. Ci saranno degli operatori formati in modo che vi sia un supporto efficace. L’accesso al numero verde potrà avvenire anche attraverso un’applicazione che lancerà un Sos”.
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