dalla Gilda degli insegnanti di Venezia, 27.10.2021.
La scuola non può essere equiparata per funzione e organizzazione ad una qualsiasi impresa. Ora serve una contrattazione e una rappresentanza RSU a livello provinciale o territoriale (distretti scolastici, ambiti) .
Caro Ministro,
tra pochi mesi si tornerà a votare per il rinnovo delle RSU nelle scuole di tutto il territorio italiano. Si tratta di più di 8 mila istituti scolastici cui corrispondono circa 30.000 eletti (3 per ogni scuola con meno di 200 addetti, 6 per quelle con più di 200 addetti). Le elezioni comportano ogni tre anni una macchina organizzativa enorme gestita con maggiore capacità dalle grandi organizzazioni sindacali e che determina la creazione di più di 8 mila contratti di Istituto non infrequentemente diversi e incoerenti con le realtà territoriali e che creano disparità di trattamenti tra i lavoratori delle scuole che gravitano nelle stesse realtà territoriali.
La macchina delle elezioni RSU nella scuola è stata fortemente voluta da alcune confederazioni per omologare la scuola al’impresa privata e per pesare la rappresentatività sindacale nazionale (serve almeno il 5% dei consensi derivati dal mix di voto e iscrizioni). La scuola, però non può essere equiparata per funzione e organizzazione ad una qualsiasi impresa.
Lei meritoriamente sta cercando di portare avanti una politica di semplificazione amministrativa e crediamo sia nell’interesse del lavoro dei docenti e dei lavoratori della scuola avere contratti di secondo livello che siano chiari, semplici e condivisi per evitare il contenzioso e le tante interpretazioni normative che determinano confusione e scaricano sui Dirigenti Scolastici e sui lavoratori della scuola responsabilità fondate spesso su competenze molto tecniche dal punto di vista del diritto amministrativo e del diritto sindacale.
La Gilda degli Insegnanti ha da sempre chiesto ai vari Governi di organizzare una contrattazione e una rappresentanza RSU a livello provinciale o territoriale (distretti scolastici, ambiti) formata da rappresentanti dei lavoratori votati nelle scuole e da Dirigenti Scolastici espressione dell’Amministrazione. Avremmo una riduzione della complessità contrattuale nella scuola da più di 8 mila contratti a 300-400 contratti territoriali. Avremo un sistema di rilevamento della rappresentatività sindacale più trasparente e che consentirebbe di poter votare anche per Organizzazioni Sindacali o Associazioni Professionali che non hanno iscritti e candidati in tutte le scuole.
Nulla osterebbe inoltre a procedere con una semplice e veloce contrattazione di Istituto con rappresentanti dei lavoratori eletti scuola per scuola in applicazione del contratto nazionale e provinciale/territoriale solo per le specificità che caratterizzano l’Istituzione Scolastica e la gestione del Fondo delle Istituzioni Scolastiche e del Mof -Fondo per il miglioramento dell’offerta formativa- (progetti di Istituto, funzioni accessorie non previste dalla contrattazione superiore, ecc.).
Confidiamo che questa proposta, qui delineata in termini molto semplificati, possa essere presa in considerazione dal Suo Ministero. Sarebbe una svolta rivoluzionaria per una reale semplificazione delle relazioni sindacali nella scuola.
La ringraziamo per la cortese attenzione.
Gilda degli Insegnanti della Provincia di Venezia
.
.
.
.
.
.
Caro Ministro Brunetta, usciamo dal carrozzone delle elezioni RSU nella scuola ultima modifica: 2021-10-27T03:57:59+02:00 da