Cassazione: i Dirigenti non sono i padroni delle ferriere

Gilda Venezia

Gilda degli insegnanti della provincia di Venezia, 23.6.2020.

Gilda Venezia

Una importantissima sentenza della Cassazione ha recentemente ribadito che l’assegnazione di un docente alle classi non può essere un provvedimento deciso unilateralmente dal dirigente scolastico.

Restano sempre inalterati i poteri e le prerogative degli organi collegiali

La sentenza è stata promossa dalla Gilda di Sassari per difendere una docente che si era vista cambiare le classi per opera di una decisione del dirigente scolastico intervenuta senza coinvolgere il Collegio dei Docenti e il Consiglio di Istituto. Dopo aver perso in prima istanza, la Gilda di Sassari ha vinto in appello, sentenza impugnata in Cassazione dell’Amministrazione. La Corte di Cassazione ha dato definitivamente ragione alla docente rigettando le ragioni della dirigenza scolastica e dell’Amministrazione. Ricordiamo che la Corte di Cassazione è una delle fonti più importanti per tutta la giurisprudenza e che fa da riferimento per tutti i giudici che si trovano e si troveranno a decidere su casi analoghi.

Una bella batosta per le “ragioni” dell’ANP e dei dirigenti “manager”

La Cassazione ha sconfessato le pretese dell’ANP (Associazione Nazionale Presidi) che da sempre interpreta il D.Lgs 165/01 come norma che consentirebbe ai dirigenti scolastici di “organizzare gli uffici” in piena libertà, dimenticando che la stessa norma prevede che vi sia il rispetto delle prerogative degli organi collegiali della scuola (Consiglio di Istituto, Collegio dei Docenti, Consiglio di Classe). La decisione della Cassazione ha effetto non solo sul problema dell’assegnazione dei docenti alle classi ( i cui criteri devono essere deliberati dal Consiglio di Istituto sentito obbligatoriamente il parere del Collegio dei Docenti) , ma su tutti i provvedimenti di organizzazione scolastica e della didattica.  Ciò significa che su calendario scolastico, organizzazione generale dell’istituzione scolastica su utilizzo degli spazi, bilanci, ecc resta competente il Consiglio di Istituto, sull’organizzazione dell’attività didattica  (vedi piano delle attività) rimane centrale il ruolo del Collegio dei Docenti.

Una battaglia vinta, ma non sarà l’ultima

Se per merito della Gilda di Sassari siamo arrivati a questa importante sentenza, siamo altresì certi che troppi dirigenti spalleggiati dall’ANP continueranno a rivendicare poteri assoluti, soprattutto approfittando dell’emergenza sanitaria in atto. Vale ancora il principio che si possono avvalere nelle cause per motivi inerenti la funzione dell’Avvocatura dello Stato, pagata dai soldi di tutti i contribuenti, mentre i ricorrenti devono farsi carico delle spese degli avvocati e di tutte le procedure nella speranza, in caso di vittoria, che il giudice decida di far pagare le spese al soccombente. Se i dirigenti dovessero pagare con le proprie tasche, tante cause non sarebbero nemmeno intraprese e tanti provvedimenti illegittimi sarebbero evitati a priori.

Ripartiamo dalla difesa degli Organi Collegiali

Per tutte queste ragioni bisogna difendere il ruolo e le competenze degli Organi Collegiali. Adesso più di ieri. Dopo il COVID 19 stanno infatti aumentando le voci di chi chiede una loro riforma aumentando i poteri già grandi della dirigenza scolastica. Gli Organi Collegiali devono restare ancora una baluardo per una democrazia nella scuola intesa come comunità e non come azienda.

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Cassazione: i Dirigenti non sono i padroni delle ferriere ultima modifica: 2020-06-23T15:06:13+02:00 da
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