dal blog di Gianfranco Scialpi, 1.4.2024.
Classi con stranieri. I limiti di una dichiarazione. L. Botta evidenzia una criticità. Resta la gaffe non ammessa dal Ministro.
Classi con stranieri. La proposta deve fare i conti con la Costituzione
Classi con stranieri. Le dichiarazioni dei politici hanno una criticità: entrano poco nel dettaglio!
La proposta di Salvini-Valditara non sfugge a questa regola. L’estemporaneità di una dichiarazione propone una cornice, mai i dettagli. Questi possono essere colti solo con la riflessione, che quasi sempre è assente in una dichiarazione. Le particolarità riguardano anche la complessità dei soggetti chiamati a gestire la questione (C.M. 8 gennaio 2010).
L. Botta su il fattoquotidiano.it presenta una spetto che, come ho scritto la dichiarazione non chiarisce. Scrive”nei contesti territoriali in cui alta è l’incidenza della popolazione immigrata (penso alle regioni più produttive del Settentrione), le istituzioni scolastiche e lo Stato possono arrogarsi il diritto di vietare l’iscrizione a un alunno straniero solo perché in una classe, corso o indirizzo si è già raggiunto il plafond del venti percento? A me questa sembra una evidente lesione del diritto allo studio che spetta a ogni cittadino in erba che calpesti il suolo italiano, così ben sancito dall’art. 34 della nostra Costituzione”
Un’altra criticità evidenzia la percentuale poco realistica. Altre ne seguiranno Resta il fatto che il Ministro non ha riconosciuto la gaffe, declinata nella dimenticanza che esiste già una nota (v. articolo) che regolamenta la percentuale massima di presenza degli stranieri in una classe.
Lascia perplessi la risposta del Ministro alla sua gaffe: “ai tanti critici dall’indignazione facile, che in queste ore si stanno scatenando nella caccia all’errore, che così facendo ignorano la questione da me posta…”
Classi con stranieri. I limiti di una proposta ultima modifica: 2024-04-02T06:15:03+02:00 da