di Lalla, Orizzonte Scuola 25.8.2015.
La prossima settimana si insedierà al Miur il gruppo di lavoro che avrà il compito di redigere, entro il 1° dicembre 2015, il bando per il nuovo concorso riservato ai docenti in possesso di abilitazione.
Una data ultima, quella del 1° dicembre 2015, alla quale il Ministro stesso tiene molto, come indicato da Italia Oggi, per inserire anche questo tassello nel progetto più ampio di riforma della scuola. E una data da rispettare necessariamente se si vuole che i primi vincitori siano assunti dal 1° settembre 2016, proseguendo il modello del doppio canale (50% del concorso, 50% alle GaE residue dopo il piano straordinario di immissioni).
Obiettivo: mettere a disposizione 80.000 posti. Finora si era parlato di 60.000 posti, l’aumento sarebbe dovuto a quelle cattedre che non sarà possibile assegnare con il piano straordinario 2015, per carenza di aspiranti nelle graduatorie (matematica alle scuole medie e sostegno in primis).
Un concorso che ha come obiettivo quello di svuotare – finalmente – le graduatorie della scuola secondaria di I e II grado. Maggiori difficoltà ci saranno invece per la primaria e l’infanzia (per quest’ultima ci sarà innanzitutto da pensare al progetto 0 – 6)
Un concorso, dicevamo, riservato solo ai docenti in possesso di abilitazione (anche per le classi di concorso della tabella C, gli ITP) posseduta alla data di scadenza per la presentazione della domanda. Uno dei punti più contestati da coloro che sono in possesso di laurea conseguita entro l’a.a. 2001/02, insieme all’esclusione dalla partecipazione dei docenti già di ruolo.
Un’incognita che pesa ancora sul bando è la definizione delle nuove classi di concorso, provvedimento ancora allo stadio iniziale.
Ma c’è un’altra incognita molto importante, che rischia di rimanere tale ancora per molto tempo, anche dopo l’indizione del concorso.
Si tratta della distribuzione regionale dei posti (la legge n. 107 del 13 luglio 2015 dispone infatti che le procedure sono regionali, come il concorso 2012). Distribuzione che potrebbe non essere pronta entro il 1° dicembre 2015. A pesare infatti potrebbe essere la procedura di mobilità straordinaria prevista per l’a.s. 2016/17, per cui la distribuzione dei posti potrebbe subìre uno stravolgimento ad oggi non prevededile.
E dunque una delle prime ipotesi allo studio (ripetiamo, siamo ancora lontani dal bando) è quello di procedure concorsuali regionali, con posti definiti a livello nazionale. E poi ripartiti in un secondo momento. Dunque la partecipazione al concorso potrebbe non dipendere dal numero dei posti messi a concorso per ogni regione per ogni classe di concorso, come accaduto nel 2012.
Concorso 2015, ipotesi posti nazionali, suddivisione dopo mobilità straordinaria. Gruppo di lavoro per il bando ultima modifica: 2015-08-25T17:31:23+02:00 da