Concorso ordinario scuola, il ministero ammette: c’è uno svarione in un quiz sulla Costituzione

di Orsola Riva, Il Corriere della sera, 22.4.2022.

In un quesito per docenti di sostegno della scuola media il principio della libertà d’insegnamento sancito dall’articolo 33 della Costituzione veniva riferito per errore all’articolo 34, quello sul diritto allo studio

Gilda Venezia

Concorso che vai, svarioni che trovi. E anche l’ultimo concorso ordinario per l’assunzione di 33 mila nuovi prof di scuola media e superiore non fa eccezione. Anzi: da quando lo scorso 14 marzo sono incominciate le prove scritte, sindacati e studi legali specializzati nei ricorsi sono stati inondati di segnalazioni di domande ambigue, risposte sbagliate, procedure incongrue, com’è accaduto per esempio ai candidati per matematica applicata a cui è stato chiesto di eseguire calcoli di funzioni e derivate senza fare uso di carta e penna (i più fortunati, quelli a cui almeno è stata concessa una penna si sono scritti i calcoli sulla mano…), mentre ai loro colleghi delle altre discipline Stem che avevano svolto il concorso anticipato dell’estate scorsa erano stati dati sia carta che penna. Delle tante obiezioni che i sindacati hanno girato al ministero dell’Istruzione un paio sono già state accolte dalla Commissione nazionale incaricata da Viale Trastevere di predisporre i quesiti delle prove che, fa sapere la Cgil Scuola, ha riconosciuto che almeno due quesiti non contengono alcuna risposta corretta tra le 4 opzioni proposte. Pertanto, ai fini del calcolo del punteggio, verranno riconosciuti a ciascun candidato due punti per qualsiasi risposta, anche nel caso di risposta non data, con la conseguenza che le graduatorie che erano già state stilate andranno riviste.

Ma di quali quesiti si tratta? Uno riguarda la classe di concorso A060 (Tecnologia nella scuola secondaria di I grado) e chiede di calcolare la densità assoluta di un solido immerso nell’acqua. Lo stesso quesito è disponibile anche nel database dei quiz della facoltà di Farmacia dell’Università di Perugia dove si può trovare la risposta esatta assente dai quiz del concorso scuola. Ma lo scivolone più imperdonabile riguarda invece una domanda sulla Costituzione italiana posta agli aspiranti insegnanti di sostegno della scuola media.
Chiede la domanda: «L’articolo 34 della Costituzione riconosce:
a) Il ruolo degli istituti comprensivi nell’ambito territoriale;
b) Le modalità organizzative degli istituti paritari;
c) La libertà d’insegnamento;
d) L’autonomia delle istituzioni scolastiche

Secondo il Comitato Tecnico Scientifico Nazionale la risposta corretta sarebbe la c) ovvero la libertà d’insegnamento, peccato che l’articolo 34 non faccia nessun riferimento alla libertà d’insegnamento che, come sanno anche i muri e comunque sicuramente tutti coloro che si occupano di scuola è sancito dall’articolo 33 che appunto recita: «L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento. La Repubblica detta le norme generali sull’istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi. Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato (…)». L’articolo 34 invece, non meno importante del precedente, è quello che istituisce l’obbligo scolastico per almeno 8 anni (che nel 2006 è stato innalzato a dieci anni) e soprattutto il principio del diritto allo studio: «La scuola è aperta a tutti. L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso». Dov’è scritto invece che per diventare insegnanti, come per qualsiasi altro impiego della pubblica amministrazione, si debba fare un concorso? All’articolo 97. Chissà cosa avrebbero pensato i nostri costituenti di un concorso che non riesce ad azzeccare nemmeno una domanda semplicissima sulla nostra carta fondamentale…

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Concorso ordinario scuola, il ministero ammette: c’è uno svarione in un quiz sulla Costituzione ultima modifica: 2022-04-22T21:17:48+02:00 da
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