Concorso secondaria, tanti respinti contestano i test a “crocette”

Per Rifondazione Comunista domande inappropriate perché sottomessi a Usa e Invalsi.

Gilda Venezia

Non si arresta l’ondata di polemiche per l’altissimo numero di respinti al concorso ordinario per la scuola secondaria che si sta svolgendo in questi giorni: nei primi giorni di svolgimento della prova scritta – composta da 50 quesiti a risposta multipla a cui rispondere in 100 minuti – sono infatti riusciti a raggiungere la soglia minima di 70 punti si 100 in pochissimi. A non essere gradita è stata, in particolare, la somministrazione delle domande cosiddette “chiuse”, ritenute troppo nozionistiche.

La denuncia: la conoscenza non si misura così

Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea, ritiene che dietro questa scelta del ministero dell’Istruzione vi sia “l’egemonia politica, economica, militare degli Usa nei confronti dell’Italia”.

Acerbo ricorda che il suo partito contesta “da sempre il sistema Invalsi per la valutazione degli studenti, basato su prove con le crocette su vero/falso o su risposte multiple (a volte risultate anche errate).

Secondo Rifondazione Comunista “la conoscenza non si misura su opzioni che mettono fuori gioco le mille sfumature che dovrebbe caratterizzare un pensiero critico e complesso”.

Anche domande che in molti casi non c’entrano nulla

Quindi sostiene che paradossalmente “oggi negli Usa si sollevano voci autorevoli contro questo incentivo all’impoverimento culturale”, mentre “in Italia si dimensionano i testi scolastici sul metodo Invalsi e si punta alle crocette persino per valutare i futuri insegnanti”.

La denuncia riguarda anche però i contenuti delle prove: Acerbo ritiene che tra i 50 quesiti a risposta multipla sono risultate “domande che in molti casi non c’entrano nulla con la materia d’insegnamento e con le conoscenze pedagogiche fondamentali per l’insegnamento”.

Vogliamo un sistema di reclutamento che valuti le relazioni

E questo sarebbe uno dei motivi per cui “stanno fioccando bocciature nei confronti di insegnanti, che da precari e precarie insegnano da anni e proprio per l’esperienza acquisita hanno una visione più complessa del sapere, certamente non nozionistico”.

Rifondazione Comunista si dichiara quindi “a fianco di insegnanti” ritenuti “inadatti a un valutazione sbagliata e mortificante e chiede con forza un sistema di reclutamento, che valuti soprattutto la capacità di stabilire relazioni con alunni e alunne e tra insegnanti, visto che parliamo di laureati in discipline specifiche, sulle quali sono stati già ampiamente valutati”.

 

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Concorso secondaria, tanti respinti contestano i test a “crocette” ultima modifica: 2022-03-25T05:48:57+01:00 da
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