di Claudia Voltattorni, Il Corriere della Sera 4.11.2015.
Sarà riservato solo ai docenti abilitati. Giannini: avremo gli insegnanti delle discipline
che mancano. La Uil: i prof mancanti ci sono già, da anni insegnano nelle scuole
Sessantatremila e 700 posti. Più altri 25mila «che ancora non siamo riusciti a coprire con il piano assunzionale». Aspetta ancora l’ok definitivo del ministero dell’Economia, ma il concorsone straordinario per l’assunzione di migliaia di nuovi docenti nella scuola italiana si avvicina. In tutto saranno 180 mila assunzioni in 3 anni, dice il sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone che fa i conti: «Abbiamo assunto 38.000 docenti ai quali si aggiungeranno entro fine mese altri 50.000 insegnanti del cosiddetto potenziamento (fase C, ndr). E già il primo dicembre bandiremo il concorso per i 63.700, riservato a docenti abilitati. Nel giro di tre anni verranno stabilizzati anche 30.000 insegnanti dalle Gae». Il concorso, aggiunge, «sarà l’unica via di accesso alla professione. E, nel prossimo, saranno coinvolti quei settori rimasti finora scoperti: 6.800 i posti per la scuola dell’infanzia, 15.900 quelli per la primaria, 13.800 quelli per le medie, 16.300, per la secondaria di secondo grado».
«Prof che mancano»
Sarà bandito entro il primo dicembre, come previsto dalla legge 107 e, spiega la ministra dell’Istruzione Stefania Giannini, permetterà di «abbassare l’età media dei nostri insegnanti, che oggi è abbastanza elevata, e offre ai giovani un’opportunità straordinaria», ma soprattutto «sarà in particolare un’occasione per recuperare insegnanti nelle discipline in cui storicamente mancano, come matematica e le materie scientifiche», ha sottolineato il ministro Giannini, precisando che in questi ambiti «il piano assunzionale non è riuscito a soddisfare tutti i bisogni». Come ha scritto nei giorni scorsi il Corriere, su 50 mila posti in più assegnati alle scuole nella cosiddetta fase C, quelli per matematica alle medie sono in tutta Italia solo nove.
Uil: «10mila posti scoperti»
Alle parole del ministro, ha replicato subito la Uil Scuola: «I prof mancanti ci sono e stanno già insegnando, ma sono supplenti che da anni coprono cattedre non loro e che perciò saranno costretti a fare il concorso per essere finalmente assunti». Perciò il segretario Pino Turi suggerisce alla Giannini: «I prof di matematica li cerchi tra i supplenti abilitati: la delega su formazione e reclutamento dei prof di cui il Miur sta discutendo proprio in questi giorni deve trovare una definizione per il personale già abilitato che da anni presta servizio continuativo nelle scuole statali». Una soluzione potrebbe essere, ad esempio, «una procedura che li veda partecipare al concorso con una sola prova orale, quella relativa alla positiva novità della lezione simulata: qui si possono trovare in tempi brevi professionalità certe». Inutile, «che il ministro cerchi altrove gli insegnanti di matematica – conclude Turi -: li ha sotto gli occhi».