– Ok al taglio del cuneo fiscale da parte del Consiglio dei ministri. Ma a fare i conti non sarà una gran svolta per i prof che guadagnano dagli 8mila ai 40mila euro. L’aumento in busta paga si calcola che sarà di 20 euro in più, ma gli effetti del taglio del cuneo fiscale saranno in vigore soltanto per sei mesi. Beffati i prof ancora una volta.
Il testo approvato nella serata di ieri da Palazzo Chigi, dispone in via sperimentale a partire da luglio più soldi in busta paga per chi guadagna nella fascia da 8 mila a 40 mila euro. Il decreto prevede lo stanziamento di 2,9 miliardi per 16 milioni di lavoratori dipendenti italiani nella seconda metà del 2020. I nuovi percettori saranno in totale 4,3 milioni. “Abbiamo appena approvato il decreto che stanzia 3 miliardi per la riduzione del cuneo fiscale, mettendo più soldi nelle buste paga di 16 milioni di lavoratrici e lavoratori. Andiamo avanti rispondendo ai bisogni dei cittadini con serietà e fatti concreti” ha scritto in un tweet il premier Giuseppe Conte. Eppure nella fascia di reddito dei docenti non si superano i 20 euro di aumento. Beffati i prof che rientrano proprio nella fascia con gli aumenti meno significativi.
LA BUSTA PAGA
La relazione tecnica spiega che “l’intervento normativo si applica limitatamente alle prestazioni rese dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2020, in attesa di una revisione degli strumenti di sostegno al reddito”. Le coperture per 5 miliardi sono tuttavia già assicurate dalla legge di Bilancio 2020. Il guadagno, secondo quanto si legge in una bozza del decreto, potrà arrivare a quota 600 euro nell’arco del 2020 per chi ha una busta paga fino a 28.000 euro. L’importo poi cala progressivamente fino a 480 euro per chi prende 35.000 euro l’anno. Per la fascia compresa fra 35.000 e 40.000 euro annui il beneficio parte da un massimo di 400 euro fino ad azzerarsi. Inoltre i redditi fino a 26.600 euro che già godono del Bonus Renzi da 80 euro al mese vedranno aumentare l’integrazione fino a 100 euro. In pratica così sono stati beffati i prof che non rientrano in quella fascia.
“UN PRIMO INTERVENTO”
“L’approvazione del decreto sul taglio delle tasse in busta paga è una grande soddisfazione anche per la coesione dimostrata dalla maggioranza e per il dialogo positivo con le parti sociali. È un primo intervento concreto nel segno della crescita e dell’equità che costituirà la base di una più ampia riforma del sistema fiscale”. È quanto ha dichiarato il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, al termine del Consiglio dei ministri che ha dato il via libera al decreto sul taglio del cuneo fiscale. Sul tema fiscale, venerdì mattina è intervenuto il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, ad Agorà Rai Tre: “Noi vogliamo un sistema più semplice e più equo e che riduca la pressione fiscale a partire dai redditi medio bassi – ha detto – Ci sono tanti modi per farlo Il mio obiettivo è di arrivare a presentare un disegno di legge delega al Consiglio dei ministri di aprile”. Resta da capire se ci saranno interventi anche nella fascia di reddito dei docenti per non veder beffati i prof anche in futuro.
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