AGI, 22.8.2018
– A sostenerlo il vicepremier Salvini. Abbiamo controllato.
Il ministro dell’Interno e vicepremier Matteo Salvini ha scritto il 20 agosto su Twitter: “Pensate che il ministro della scuola ha ‘trovato’ 7 miliardi che erano a disposizione, ma mai usati”.
Diversi esponenti del Pd hanno risposto che si tratta di una menzogna. Prendiamo ad esempio il tweet del sindaco di Bergamo, Giorgio Gori: “Balle. I 7 miliardi ‘trovati’ sono parte dell’investimento sulla scuola (13 miliardi, di cui 6 spesi, il resto già programmato) voluto dai governi del centrosinistra”.
Verifichiamo qual è la situazione.
I miliardi “trovati” dal ministro dell’Istruzione
Il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti aveva parlato di questi sette miliardi in un’intervista al Messaggero del 22 luglio. Qui aveva dichiarato, in particolare, che “le risorse ci sono: abbiamo quasi 7 miliardi già a disposizione, da erogare agli enti locali proprietari degli edifici scolastici. Ma rispetto al governo precedente dobbiamo lavorare (…) per snellire le procedure e semplificare il sistema”.
Bussetti, nel corso dell’intervista, aveva giustificato con l’esigenza di semplificare la burocrazia la decisione di chiudere la struttura di missione “Italia Sicura” creata nel 2014 dal governo Renzi, e confermata nel 2017 dal governo Gentiloni, con l’obbiettivo di riqualificare le scuole.
“Per eseguire gli interventi di adeguamento sismico e messa in sicurezza degli edifici scolastici sono state adottate procedure lunghe e farraginose”, aveva dichiarato Bussetti. “Da questo punto di vista la struttura di missione a Palazzo Chigi è stata solo un’operazione spot. Ennesimo organismo nato per duplicare competenze e, nella specie, per sovrapporsi inutilmente con il Miur”.
Dalle parole del ministro si capisce che i 7 miliardi “trovati” riguardino in particolare all’edilizia scolastica, che siano uno stanziamento già esistente, ma che l’attuale esecutivo abbia voluto cambiare la procedura per redistribuirli agli enti locali.
Andiamo a controllare i dettagli.
I miliardi stanziati dai governi di centrosinistra
Abbiamo chiesto al Miur l’origine precisa dei 7 miliardi citati dal ministro Bussetti, così come dei 13 miliardi citati dal sindaco Gori, ma purtroppo non abbiamo ancora ottenuto risposta. Restiamo ovviamente a disposizione per eventuali precisazioni.
In base ai dati pubblici e consultabili sul sito della presidenza del Consiglio nella sezione dedicata a “Italia Sicura”, che traccia un bilancio del suo operato all’indomani della chiusura, risulta che i miliardi stanziati dai governi di centrosinistra siano stati 10, di cui 5 già spesi.
La cifra di 10 miliardi, tra l’altro, è stata citata anche dall’ex ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli, in una replica a Salvini pubblicata, insieme a quella di Gori, dal sito di informazione del Pd, Democratica.
Guardando ai dati in dettaglio (qui è scaricabile il rapporto “Fare Scuola” che li contiene, pagg. 20-21), vediamo che in effetti i miliardi stanziati sono nel complesso 10,16, di cui 5,25 miliardi di “risorse avviate”, cioè rese già disponibili per gli enti locali, e 4,91 miliardi di finanziamenti già stanziati.
Sono cifre diverse da quelle citate da Gori: 10,1 miliardi invece che 13 complessivi, 5,2 invece che 6 miliardi già spesi, e 4,9 invece che 7 miliardi quelli già programmati.
Conclusione
Non siamo in grado di verificare l’origine dei “7 miliardi” di cui parlano Salvini, Bussetti e Gori. Dai dati a nostra disposizione ne risultano 4,9 stanziati ma non ancora spesi.
Al di là delle cifre è fuorviante parlare, come fa Salvini, di “miliardi che erano a disposizione, ma mai usati”. Come risulta dai documenti ufficiali e dalle parole di Bussetti, collega di governo del leader della Lega, quei miliardi facevano parte di un progetto dei governi di centrosinistra, che l’attuale esecutivo ha deciso di smontare con l’intenzione di rendere più efficienti le procedure burocratiche.
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