Decreto aiuti bis, addio alla qualifica di «docente esperto», resta l’incentivo

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di Eugenio Bruno e Claudio Tucci, Il Sole 24 Ore, 13.9.2022.

La figura viene cancellata, ma restano i soldi previsti. I sindacati rientrano nel meccanismo decisionale: la disciplina rinviata alla contrattazione collettiva

Gilda Venezia

Dura molto poco la novità del “docente esperto”, praticamente annullata (così com’era) prima di decollare. Ma andiamo con ordine. L’Aula del Senato ha approvato il Dl Aiuti bis che stanzia 17 miliardi a sostegno di famiglie e imprese. I voti a favore sono stati 182, gli astenuti 21 e nessun contrario. Il provvedimento, che deve essere convertito in legge entro l’8 ottobre, passa ora all’esame della Camera. Il decreto legge esce con diverse modifiche da Palazzo Madama. Vediamo nel dettaglio quella che riguarda da vicino il mondo della scuola.

Addio al «docente esperto»

Il “docente esperto”, voluto dal ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, viene cancellato, ma restano i soldi previsti: gli insegnanti potranno «essere stabilmente incentivati nell’ambito di un sistema di progressione di carriera che a regime sarà precisato in sede di contrattazione collettiva». Rimane l’obbligo per ogni docente di superare un percorso formativo triennale: «Solo in caso di valutazione individuale positiva è previsto un elemento retributivo una tantum di carattere accessorio, stabilito dalla contrattazione collettiva nazionale, non inferiore al 10 per cento e non superiore al 20 per cento dello stipendio in corso, nei limiti delle risorse disponibili». Come già scritto più volte nelle scorse settimane, i docenti di ruolo che avranno ottenuto una valutazione positiva nel superamento di tre percorsi formativi consecutivi avranno diritto a un assegno annuale di importo pari a 5.650 euro che si somma al trattamento stipendiale. Quindi, avranno i soldi, ma non la qualifica di “docenti esperti”.

Rientrano in gioco i sindacati

I criteri dovranno emergere da un regolamento attraverso la contrattazione collettiva, mossa che rimette i sindacati al centro della trattativa. Se il regolamento non sarà emanato per l’anno scolastico 2023-2024, il criterio di valutazione e selezione sarà la media del punteggio ottenuto nei tre cicli formativi consecutivi per i quali si è ricevuta una valutazione positiva. In caso di parità di punteggio, sarà prevalente la permanenza come docente di ruolo nella scuola presso la quale si è svolta la valutazione e, in subordine, l’esperienza professionale maturata nel corso dell’intera carriera, i titoli di studio posseduti e i voti con cui sono stati conseguiti i titoli.

La reazione dell’Anp

Il presidente dell’Associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli, considera un errore aver eliminato la qualifica del docente esperto, «anche se il decreto aveva tempistiche troppo lunghe».

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Decreto aiuti bis, addio alla qualifica di «docente esperto», resta l’incentivo ultima modifica: 2022-09-13T21:44:22+02:00 da

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