Dimensionamento scolastico, la miopia di un approccio

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dal blog di Gianfranco Scialpi, 2.12.2022.

Gilda Venezia

Dimensionamento scolastico. Confermata la politica scolastica. L’approccio rivela, però la miopia dell’approccio liberistico

Dimensionamento scolastico, confermato il canovaccio

Dimensionamento scolastico. La legge di Bilancio 2023 conferma l’approccio liberista, che considera la scuola un’istituzione eccedente, gonfiata rispetto ai criteri dell’ottimizzazione e dell’efficienza. Non era difficile prevederne l’esito durante la campagna elettorale  e al netto delle dichiarazioni.
La lettura degli articoli 98. 99 e 100 non lasciano dubbi. Come evidenziato, qualche giorno fa si parte dalla  dimenticanza sulle  risorse per il contratto 2022-24. L’art. 99 è dedicato interamente al nuovo dimensionamento della rete scolastica. Si partira dal 2024-25 “Al fine di dare attuazione alla riorganizzazione del sistema scolastico prevista nel Piano nazionale di ripresa e resilienza“. In sintesi gli istituti scolastivi dovranno avere “un numero di allievi/studenti “non inferiore a 900 e non superiore a 1000“. Questo sarà possibile grazie al decremento della popolazione scolastica. La relazione tecnica ipotizza una riduzione annua fino al 2031 di 150.000 ca di studenti. Da qui la decisione di ridurre gli istituti scolastici di di 566 unità (7.519 a 6.953).

La miopia dell’approccio liberistico

L’approccio liberistico considera come discrimine il rapporto costi/benefici. Risulta, quindi miope e incapace di cogliere la grande opportunità (decremento demografico) per abrogare le classi pollaio.
L’approccio miope non si limita a questa realtà. Interessante la riflessione della sociologa C. Saraceno su “La Stampa” (2 dicembre). Scrive: “Fare automaticamente del calo demografico la ragione  di un taglio massiccio di classi e di intere scuole, tuttavia presupporrebbe che la scuola italiana goda di buona, se non ottima, salute per quanto riguarda non solo gli organici, ma gli spazi, i laboratori le palestre, le biblioteche… Prima di riempire alcune scuole, svuotandone altre, per raggiungere il numero di 900 studenti per scuola, sarebbe bene verificare se le le aule eventualmente in esubero non possano essere riconvertite in laboratori e in biblioteche… in locali che possano essere utilizzati anche per attività extracurricolari con la collaborazione di soggetti esterni, specie là dove queste opportunità mancano
La valorizzazione degli spazi e degli ambienti liberati richiede in alcuni casi l’impiego di risorse. Non accettabile, però dal pensiero liberista che invece punta ai tagli e al risparmio.

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Dimensionamento scolastico, la miopia di un approccio ultima modifica: 2022-12-02T21:03:24+01:00 da
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